OCCHIO: degustazione, esegesi...   ESPRESSIONI: visioni, letture, arte...

martedì 22 dicembre 2009

semplice

Schwarzfahrer
1993
Germania
Regia: Pepe Danquart
Scritto: Pepe Danquart

Corto chiaro e limpido, nel suo bianco e nero e nella sua visione.
Su un tram, a Berlino: un'anziana conservatrice prova disprezzo verso un cittadino di colore seduto accanto a lei; reciterà così una serie di ingiurie, farcite delle peggiori frasi fatte e luoghi comuni. Finale "divertente".
Ottima proiezione didattica, utile a creare spunti per dibattiti a tema; il suo essere altamente fruibile la rende adatta anche ad un pubblico di giovanissimi. Oltre ad un'analisi primaria si fa notare anche per una descrizione sociale contestuale e per l'illustrazione sprizzante primi '90.
Pepe Danquart ha successivamente avuto un discreto spazio nell'ambito televisivo.
Presente su YouTube.

martedì 15 dicembre 2009

la spada della vendetta

Nikos
2003
Germania
Regia: Andreas Schnaas
Soggetto: Andreas Schnaas
Sceneggiatura: Ted Geoghegan

Splatterone teutonico dell'aficionado Schnaas, regista famoso per le sue sanguinolente produzioni superamatoriali. La quasi totalità delle sue opere è composta da trame pretestuose per mostrare gore in quantità, solitamente tramite un personaggio principale che se ne va bellamente in giro a combinarne di... crude. È il caso dei tre episodi di Violent Shit, così come di questo Nikos.
Un brutale e sterminatore barbaro nordico viene giustiziato nell'attuale Romania durante il Medioevo; verrà risvegliato nella New York dei giorni nostri, assetato di vendetta.
Il tedesco, nonostante anni di esperienza, sembra aver affinato poco la sua tecnica: soggetto poco originale e senso di non professionismo generale. Nel dettaglio troviamo dialoghi spesso assurdi, recitazione imbarazzante e mancanza di tocco estetico. C'è del positivo però, a nostro avviso: la volontà di non prendersi sul serio, la ricerca del grottesco e l'amore per il genere. Schnaas ci dà l'idea di un eterno adolescente innamorato dello splatter, incurante dei giudizi e della piega di mercato. Passabili anche gli effetti, nonostante alcune situazioni si ripetano troppo, dall'esordio cinematografico sono stati fatti passi avanti, anche grazie ad un budget di maggior corposità. Citazione per la presentazione di stereotipi della grande mela trattati in salsa rossa ed anche per la parte finale, un po' assurdo riempitivo, un po' buffo colpo di grazia satirico.
Cameo di Lloyd Kaufman, capoccia della Troma, casa specializzata in materiale simile; con buone probabilità, analizzeremo anch'essa in questa sede.
In tutto ciò teniamo a fare una considerazione. Il genere splatter vanta anche invenzioni di pregevole fattura, purtroppo però continua a subire i giudizi bigotti di chi fa di tutta un'erba un fascio e definisce la cosa sadica a prescindere. Magari ad esprimersi sono le stesse persone che cinque minuti prima hanno apprezzato un talent show, dove degli "esaminati" vengono derisi solo perché non corrispondenti a diffusi canoni estetici o non rientrano nelle barriere del "normale".
Quindi... Nikos, film consigliato?

domenica 13 dicembre 2009

sulla ruota

Le Moulin maudit
1909
Francia, Belgio
Regia: Alfred Machin

Dramma a tinte fosche, realizzato da un regista attivissimo nel primo Novecento e divulgatore di diversi generi. Produzione Pathé Frères, antica azienda francese, dominatrice del mercato di quegli anni.
Classicissima storia di vendetta, recitata marcatamente ed ambientata in un paesino fiammingo.
Protagonista assoluto il mulino, simulacro di ricchezza, quella del benessere, ma anche quella vessante.
Ricolorato e musicato, reperibile sempre su Europa Film Treasures.

lunedì 7 dicembre 2009

far ritorno...

Jön az öcsém
1919
Ungheria
Regia: Mihály Kertész
Soggetto: Antal Farkas
Sceneggiatura: Iván Siklósi

Poetica del proletariato.
Pellicola prodotta durante la breve Repubblica Sovietica Ungherese, quella con Béla Kun personaggio politico di spicco.
Avventura di un uomo partito per partecipare alla Rivoluzione russa, il suo ritorno a casa è atteso dal fratello e dalla famiglia. Il tema è un'interpretazione visiva di un poema di Antal Farkas, sceneggiata da Iván Siklósi, con intertitoli armoniosi e ben sposati con la grafica. Sapore vagamente espressionista, aiutato positivamente da una colorazione ad effetto ed una recente sonorizzazione musicale di Marc Perrone.
I fatti dell'epoca hanno portato ad una deriva diversa, umanamente negativa, infangata da individualismo ed inapplicabilità, ma nulla toglie che certe opere presentino una versione incantata e speranzosa di un futuro cooperativo e roseo, fatto di eroi internazionali e non votati alla creazione di imperi arroganti e prevaricatori.
E' l'unico film ungherese di Kertész ad essere sopravvissuto, ricordiamo che il regista emigrerà altrove (adattando il nome in Michael Curtis) e regalerà classici come Casablanca.
Recupero e restauro ad opera della Magyar Filmintézet.
Questa ed altre perle sono disponibili in streaming nel curatissimo sito Europa Film Treasures.

sabato 5 dicembre 2009

propagazioni

I tempi possono cambiare le paure, oppure conservarle... Nonostante determinati mali persistano anche al giorno d'oggi, in taluni periodi esisteva particolare attenzione dovuta a maggior diffusione locale. Di contro, certe questioni rimangono intatte anche nei nostri tempi, con gli stessi riguardi.
Questo preambolo nasce per presentare delle "pubblicità progresso" retro, create per spiegare, tramite cinematografo, cause ed effetti di alcolismo e tubercolosi.
La realizzazione è ad opera della Lobster Films, con disegni del pittore Marius "O'Galop" Rossillon, famoso per la creazione del Bidedum di Michelin
Petites cause grands effets (1912) ci spiega a cosa porta l'assunzione giornaliera di alcolici, tramite disegni animati "minimalmente". Il tono è abbastanza ingenuo e talune descrizioni presentano un'impostazione forse poco rispettosa.
Stesso tema per Le circuit de l'alcool (1912), che però si concentra maggiormente sull'individuo assuntore e meno su chi lo circonda; forse più attuale del precedente.
Nel 1918 viene distribuito Pour résister à la tuberculouse, molto semplice anch'esso, nonché focalizzato poco su profondità scientifiche e più su dritte circa un certo benessere generale.
Documenti d'epoca interessanti, utili per avere un'idea suoi modi passati di affrontare i malesseri, sulle loro diffusioni temporali ed ovviamente per le modalità tecniche di comunicazione.
Reperibili sul web con una semplice ricerca...