OCCHIO: degustazione, esegesi...   ESPRESSIONI: visioni, letture, arte...

venerdì 26 marzo 2010

dalle tenebre

Un'ombra nell'ombra
1979
Italia
Regia: Pier Carpi
Soggetto: Pier Carpi
Sceneggiatura: Pier Carpi

Pier Carpi, scrittore, fumettista e personaggio variegato, si è impegnato anche nel mondo cinematografico, nei ranghi di soggettista e regista. Due le opere create sotto quest'ultimo ruolo: una è Povero Cristo, dramma a tinte mistiche, l'altra è Un'ombra nell'ombra che qui analizziamo.
Tratto dal suo romanzo omonimo, è un particolare horror esoterico, ricco di presenze demoniache e riti orgiastici.
Storia non molto variegata, ma con pieghe utili anche a ragionamenti sociologici sul mondo muliebre.
Flemmatico l'andare delle vicende e abbastanza "imbambolati" gli attori, ma il tutto può comunque funzionare per via di un taglio sussurrato, dove non sono necessarie sequenze caotiche. La parte del leone la fa Lara Wendel (nota star dell'epoca, ricordata per i suoi ruoli ammiccanti abbinati alla sua giovane età) che, senza sforzarsi più di tanto, impersona un personaggio inquietante nella sua freddezza.
Degne di nota le scene del rito esorcizzante e le apparizioni diaboliche, tali da rendete sensato il titolo del film.
Purtroppo la versione che circola è cut, ciò riduce la possibilità di giudizio.

giovedì 18 marzo 2010

gli oscuri pennelli

Le tetre incursioni di Francesco Barilli

Regista, attore, sceneggiatore, soggettista, pittore: Barilli il poliedrico artista. Documentari, biografici ed altro nel suo carnet, ma il nostro indirizzo vuole muoversi verso il "solito" cinema dalle cupe atmosfere, quindi concentriamoci su:

Il profumo della signora in nero
1974
Italia
Regia: Francesco Barilli
Soggetto: Francesco Barilli, Massimo D'Avak
Sceneggiatura: Francesco Barilli, Massimo D'Avak

Storia di fragilità emotiva e personalità ambigue, collegata al filone del thriller italiano del tempo, ma sicuramente connotata da scelte particolari. L'impatto più grosso è proprio quello grafico, il Barilli pittore, coadiuvato dal direttore della fotografia Mario Masini, disegna degli scenari che non sfigurerebbero incorniciati ed esposti in gallerie, fantastico come anche un semplice pianerottolo sia stato trasformato in un inquietante palco teatrale, dai colori vivi e dall'atmosfera ipnotizzante.
Più di una similitudine con Rosemary's Baby, in particolare la torbida dolcezza della protagonista (Mimsy Farmer), nonché il suo aspetto fisico, e l'infido comportamento dei personaggi di contorno.
Da guardare con attenzione e da un master di ottima qualità.

Pensione Paura
1977
Italia
Regia: Francesco Barilli
Soggetto: Barbara Alberti, Amedeo Pagani
Sceneggiatura: Barbara Alberti, Francesco Barilli, Amedeo Pagani

Più debole dell'altro, osteggiato anche dallo stesso creatore. Nuovamente dramma psicologico a danno di un'individualità femminile, in un periodo storico che disintegra sicurezze e speranze. Si trascina per gran parte della durata, non affonda eccessivamente. Il male non è di certo quello di non aver rivendicato un preciso genere, ma piuttosto la mancanza di carattere, cosa che non va legata necessariamente a stilemi cinematografici precisi.
Brava la protagonista Leonora Fani e giustamente triste il main theme di Adolfo Waitzman
Il titolo, per l'ennesima volta, non rende ciò che è la pellicola...

Barilli ha partecipato alla scrittura del soggetto di altre pellicole dello stesso cerchio di genere: Chi l'ha vista morire? di Aldo Lado e Il paese del sesso selvaggio di Umberto Lenzi.

martedì 9 marzo 2010

lamiere

Auto, Auto
1964
Germania Ovest
Regia: Haro Senft
Scritto: Haro Senft

L'auto che diventa razzo, cavallo, aereo, divano, scrivania, bagno; natura, agonismo, bellezza, amore... Non c'è spazio per mezzi di locomozione totalmente diversi. Assuefazione. Culto tale da essere padrona di discorsi, sguardi, desideri. È essa a divenire proprietaria dell'uomo, non viceversa.
Di nuovo Haro Senft, per questo corto premiato al Deutscher Filmpreis, categoria Sonstiger Kurzfilm.