OCCHIO: degustazione, esegesi...   ESPRESSIONI: visioni, letture, arte...

mercoledì 30 giugno 2010

sangue e whisky

Six Shots
Alfredo Mogavero
Edizioni XII

Da Edizioni XII arriva questa micidiale pistola di carta, con sei colpi in canna di quelli tosti...
Giovane autore, Alfredo Mogavero, ma già con un discreta impronta, che si adatta perfettamente al mondo della rilegatura.
Il genere è western, ma da prendere con le molle, troviamo infatti una mistura weird, un po' orrorifca, un po' fantascientifica, con larghi spazi ironici, grotteschi, psicologicamente profondi... Il libro è "facile" e scorrevole, si legge che è un piacere, e noi l'abbiamo alternato addirittura ad altre due pubblicazioni; cosa questa che consigliamo, cinematograficamente è come fare un break con qualche sano spaghetti western fra un documentario e un malloppone storico.
Analizzando i racconti più da vicino, senza scendere in eccessivi dettagli, diciamo che ci ha fatto un immenso piacere trovare sorprese grandguignolesche nel bel mezzo di una cittadina del Far West, così come rivivere situazioni alla Twilight Zone. Quest'ultima sensazione l'abbiamo provata con ben due diversi racconti, ed uno di essi, Nebbia e silenzio a Cherokee Hill, l'abbiamo eletto a preferito del volume. Si passa poi a situazioni truci quanto alcuni film di genere, una violenza alla Castellari con punte di erotismo alla Jesús Franco o alla Joe D'Amato. C'è spazio anche per fumettoni macabri e... romanticherie! Già, questo libro potrebbe anche farvi scendere una lacrimuccia!
Colpisce molto la caratterizzazione dei personaggi, in particolar modo la simpatia di alcuni; per secondo si denota una certa cura nella descrizione verosimile degli ambienti (si vede che dietro c'è un appassionato studio del periodo), al di là della rappresentazione pop.
Nel complesso bisogna dire che è un po' breve, forse "incompleto", come se l'autore avesse avuto fretta e non avesse espanso a dovere le vicende. Comunque tutto risolto, si prevedono seguiti!
La casa editrice che pubblica quest'opera merita una grande attenzione, dà infatti voce anche a generi bistrattati altrove e ad autori emergenti. Menzione anche per la favolosa estetica dei volumi.
http://www.xii-online.com/
http://eshop.xii-online.com/store/product_info.php?products_id=1137

lunedì 28 giugno 2010

un nuovo concerto d'incubo

Esperimento metacinematografico in due capitoli, dalla creativa J. I. Productions. Dichiarato rimando a Un gatto nel cervello del grande Fulci, improntato ossessivamente come l'ispiratore. Cinema nel cinema, estrapolazioni da precedenti lavori, amalgama di passato e novità. Visione proposta anche da noti maestri come Godard...

Cut & Paste
2007
Regno Unito
Regia: Jason Impey
Scritto: Jason Impey

Oltre alla particolarità della proposta descritta, il film si fa notare per un buon ritmo, rispetto ad altre produzioni punta più sul trasporto adrenalinico, e lo fa con un buon gusto fotografico, nonostante la povertà delle ambientazioni. Decisa anche la componente grottesca; i protagonisti, sia gli stessi ideatori, che altre presenze del solito team(Jennifer Louise Newland, Helena Martin, Michelle Young, Nick Stoppani ed altri) fondono passione e divertimento, c'è voglia di non esasperare in serietà, e con questo approccio riescono a porsi anche simpaticamente. Ciò, comunque, non sminuisce la tensione presente in alcune scene, che ripercorrono gli stilemi dell'horror contemporaneo. Non dimenticato neanche il "marchio" della ripresa dall'abitacolo!
In negativo segnaliamo una parte centrale un po' prolissa, che spezza forse eccessivamente il ritmo.
Adempie al compito anche la musica, a firma di Jason.

Cut & Paste 2
2008
Regno Unito
Regia: Jason Impey
Scritto: Alex Bakshaev, Jason Impey

Tecnicamente migliore dell'originale, con scelte cromatiche più mature ed effetti più ricercati. La sequenza iniziale e parte di quella in notturna con Bakshaev non sfigurerebbero in ambiti professionali. Si elevano le presenze femminili, con punte di dolcezza e spregiudicatezza: Julie Gilmour, Alexandra Kelly, Sharon Impey, sempre Jennifer Louise Newland, Michelle Young, Helena Martin; non sveliamo chi protende verso una caratteristica, chi verso un'altra...
Discreto anche il make up zombesco, in una scena che ci ha ricordato William Hinzman, prima macabra apparizione de La notte dei morti viventi e il Timmy Baterman di Cimitero vivente.
In generale, un pelo meno volutamente ironico del precedente, ma sicuramente più d'impatto.

Primo capitolo acquistabile qui: http://www.amazon.com/Cut-Paste-Jason-Impey/dp/B002GYWCHM/ref=sr_1_1?ie=UTF8&s=dvd&qid=1277730672&sr=1-1

giovedì 10 giugno 2010

Splattergramma chiude

Se vogliamo parlare di "espressioni", riferite ad un certo ambito, è d'uopo menzionare anche chi le fa scoprire e le analizza. E' il caso dell'utilissimo Splattergramma, sito di brevi news "di genere", ma in senso molto largo, con sguardo verso svariati campi: cinema, musica, videogames, editoria, ecc. Curato da Elvezio Sciallis, Andrea Bonazzi, Simone Corà, Lorenzo Mastropierro, Valentino Sergi.
Perché lo citamo? Perché, come da titolo, è stato costretto a chiudere. Gli autori fanno un mea culpa, parlando di loro errori, ma noi invece vogliamo porre l'accento, per quanto ormai quasi retorico, sui gusti medi della popolazione. Premettendo che stiamo parlando del campo dell'intrattenimento, diciamo che si va sul sicuro solo con quell'arcinoto tipo di informazione, fatto di scontri verbali vari, violenza(non quella simulata), satira politica da zappa sui piedi, quella che riesce solo ad aumentare il lustro del personaggio attaccato, manichini vulvari e via su questo filone. Cose che contestano in tanti, ma di cambiamento non c'è ombra... Rimane poco spazio per altro, ma tanto ve n'è per le ancora troppo residenti forme di superficialità e bigottismo, che ritengono certe forme d'arte sadiche o scabrose a prescindere, prevedibili e noiose, infantili e stupide. Che dire, per lor fortuna ci sarà sempre qualcuno che ci informerà su che tipo di apribottiglie usa Lady Gaga, proponendo notizie simili anche più di una volta al giorno.
Ritornando a noi appassionati, nel post di chiusura degli autori si fa anche un riferimento ai grandi portali di genere, ed anche in questo caso facciamo notare come un po' di lustrini in più possan esser di richiamo, come il "piccolo" ma di qualità sia quasi sempre destinato a soccombere verso il gigante pregno di pubblicità. E' di certo vero che anche i media di quel tipo abbiano una proposta interessante, ma noi auspichiamo una convivenza quasi utopica...
Nello stesso post si parla anche di una "ristrettezza di gusti", quasi una mancanza di volontà di guardare nel giardino di fianco, una sorta di rigidità preferenziale; argomento interessante, da approfondire sicuramente.
Ci aspettiamo un ritorno, nel frattempo poniamo i dovuti ringraziamenti.

sabato 5 giugno 2010

MOVIEMENT MAGAZINE - Quentin Tarantino

Moviement Magazine
Quentin Tarantino
Autori vari
Gemma Lanzo Editore

Ne avevamo parlato in precedenza, tramite la voce degli editori; ora ci concentriamo, con parole nostre, sull'ultimissima uscita.
Moviement, edito dalla giovane e prolifica Gemma Lanzo Editore, uno sguardo particolare sul cinema, pubblicazione che ha trattato, oltre al numero sull'horror italiano, anche i registi David Lynch, Terrence Malick e Kira Muratova.
Questa volta è il turno del celeberrimo Quentin Tarantino, amato/odiato elemento hollywoodiano.
Con grande gioia comunico che anche il sottoscritto ha fatto parte del team creativo, con ampia lusinga di essere presente su una pubblicazione prodotta da/per veri amanti della settima arte.
La rivista vanta un approccio di stile, molto professionale e ricercato, diverso da semplici, ma ovviamente pur sempre valide, recensioni "classiche".
La visione contempla il lato tecnico, come musiche, suoni, scenografie, costumi, ma si presta anche ad approfondimenti sociologici, filosofici... L'idea è che vada oltre ciò che salta subito all'occhio, scavi nell'anima dei fotogrammi, quindi possono essere sollazzati i palati dei neofiti come quelli dei più addentro.
In questo numero segnaliamo, senza svelare più di tanto, diversi richiami "tarantiniani" al cinema passato, un articolo sulla parte sonora, uno specifico sull'universo Jackie Brown, su quello di Bastardi senza gloria, scenografie e costumi (curato da me), estetica della violenza, interviste e stralci di dichiarazioni del diretto interessato... tutto ciò di cui può cibarsi un "quentiniano" DOC, tramite la penna di esponenti di gran rilievo del mondo della critica cinematografica o delle cattedre universitarie
Ben studiata anche l'estetica, il volume si presenta simile ad un copione, dai tratti moderni e minimali.
Reperibile in un circuito di librerie, anche su richiesta, ed ovviamente sul web, anche ai maggiori bookstore.
Per maggiori informazioni:
sito dov'è possibile acquistare le pubblicazioni della casa editrice: http://www.lanzoeditore.it/
sito del distributore: http://www.ndanet.it/home.php