OCCHIO: degustazione, esegesi...   ESPRESSIONI: visioni, letture, arte...

lunedì 28 febbraio 2011

bambina

Ursula
1961
Stati Uniti d'America
Regia: Lloyd Michael Williams
Soggetto: Charles Beaumont

Da non perdere assolutamente questa perla short del misconosciuto Williams, regista di pellicole sperimentali a cavallo fra i Sessanta e i Settanta. Una fiaba nera, un tetro libro animato. In ambito fotografico molto vicino alle cronologicamente successive atmosfere baviane, specialmente quelle di Operazione Paura e I tre volti della paura: colori intensi, luci artificiose ed espressivi chiaroscuri. A tutto questo si unisce inventiva nell'uso delle sovraimpressioni e gran cura nella composizione dell'immagine. Recitazione cadenzata, suoni sussurrati e musiche per violino calate in perfetta dimensione gotica. Scritto dal Beaumont scrittore di diversi episodi de Ai confini della realtà. Senza remore diciamo che può rivaleggiare con opere ben più note, siamo nel campo dei voti in pagella vicini al 10...

sabato 12 febbraio 2011

Graham On Drugs

Dr. Jekyll and Mr. Hyde
1912

Stati Uniti d'America

Regia: Lucius Henderson

Soggetto: Robert Louis Stevenson

Sceneggiatura: Thomas Russell Sullivan

Secondo stime ufficiali ci troviamo davanti al quarto titolo cinematografico, in ordine di tempo, ispirato alla famoso romanzo di Stevenson. Qualitativamente siamo vicini al Frankenstein recensito in questa sede, soprattutto dal punto di vista della fotografia: camera fissa, campi stretti, che non beneficiano di visione grandangolare, e poco profondi. Il momento della trasformazione Jekyll/Hyde/Jekyll è istantaneo, un passaggio immediato, più vicino alle arti magiche che alla scienza. Realizzato con una convincente sovrapposizione, rende bene quell'atmosfera da gioco di prestigio che permeava le pellicole del tempo; era forte la sensazione di trovarsi davanti a qualcosa di esoterico e poco materialista.
Il tempo non ha scalfito il potente messaggio contenuto: l'io malvagio si manifesta incontrollato, fine scientifico o meno, l'inconscio umano non si doma. Di fronte all'apparire del "cattivo" gli altri inorridiscono, non accettano, vogliono estirpare. Se le intenzioni iniziali del dottore erano nobili, non da meno è la scelta finale, un sacrificio atto a salvare il prossimo da una minaccia. Cosa però provvisoria, ognuno dovrà continuare ad avere a che fare con la propria metà oscura.

sabato 5 febbraio 2011

fulmine a ciel sereno

Pavor Nocturnus
2010
Germania

Regia: Maximilian Geiß
Soggetto: Maximilian Geiß
Sceneggiatura: Maximilian Geiß


Omaggio o parodia al cinema del terrore odierno, con affondo tattico alla celeberrima fragilità umana, alla malleabilità dell'individuo. Lecito domandarsi se il tema della pellicola è tutto basato su un "bus" di "tourneuriana" (da Jacques Tourneur) memoria: un pavor nocturnos può essere considerato un evento destabilizzante solamente per pochi momenti? Una quotidianità sì particolare, ma nella norma come il celebre rumore del mezzo de Il bacio della pantera? La risposta più precisa potrebbero darla i bambini, ma... non ricordano.