OCCHIO: degustazione, esegesi...   ESPRESSIONI: visioni, letture, arte...

sabato 26 aprile 2014

Shintōhō kabushiki kaisha

四谷怪談 (Yotsuya Kaidan)
1956
Giappone
Regia: Masaki Mori


Trasposizione cinematografica della storia di vendetta del fantasma di Yotsuya, un adattamento della vicenda di lemon e Oiwa, probabilmente anche questo girato con il "consenso di Oiwa", che si erge a gustosi livelli.
Potentissimo per il decennio Cinquanta, trasuda gelo mortifero al momento opportuno, sa far calare la nebbia del tormento come sa trasmettere la dolcezza dell'amore, la cupidigia, lo strazio; propone con dovizia di dettaglio le figure della vicenda, comprese la viscida madre del protagonista e il bramoso Taketsu.
Forte fotograficamente (Hiroshi Suzuki ai pennelli di luce) finanche nei titoli, bianco e nero cereo come un fantasma, effetti per nulla invecchiati. Acqua, fuochi d'artificio, lanterne.

sabato 19 aprile 2014

calore e gelo

La guerra ed il sogno di Momi
1917
Italia
Regia: Segundo de Chomón, Piero Fosco (Giovanni Pastrone)
Soggetto: Giovanni Pastrone

Sceneggiatura: Giovanni Pastrone

La fervida fantasia dell'infante Momi si perde fra nostalgia ed educazione alla fierezza. L'influenzata mente del bambino — bambina? — narra della guerra con vizio adulto, ma anche con una lucidità estrema che trasforma le gesta belliche in un fin troppo realistico gioco, dove poi a farne le spese è proprio lui, umano in forma ridotta.
Il sogno di Momi, la seconda parte del cortometraggio dell'importantissima Itala Film, in stop motion, si avvale, agli effetti d'animazione, della pregevole mano di Segundo de Chomón, anche direttore della fotografia, ed è un piacere vedere un onirico passo uno di tale fattura anche in un'opera del Bel Paese. 
La regia coadiuvata di Piero Fosco, al secolo Giovanni Pastrone (Cabiria), è uno standard di qualità; perdoniamo le vicende militaristiche da libro per ragazzi, figlie di uno Stivale di inizio secolo, per via di una realizzazione, interpretazioni comprese, splendida, in primis gaudiosa per gli occhi. 
Toni freddi, toni caldi, ampi e piccoli spazi, poesia, paura, melodramma, malinconia, piccole gioie.

domenica 6 aprile 2014

impressioni

1/57: Versuch mit synthetischem Ton (Test)
1957
Austria
Regia: Kurt Kren

Sperimentazione su talune percezioni, con l'ausilio di elementi naturali e non. Sarebbe stato utile anche il tatto, ma la magia conta anche sulla mancanza d'esso.
Bianco e nero quasi necessario, in un 16 millimetri fortemente contrastato.
C'è da rimanere bloccati o c'è da essere guidati, sempre più, in entrambi i casi.