OCCHIO: degustazione, esegesi...   ESPRESSIONI: visioni, letture, arte...

venerdì 18 novembre 2011

Kattegat

Häxan
(La stregoneria attraverso i secoli)
1922
Danimarca, Svezia
Regia: Benjamin Christensen
Scritto: Benjamin Christensen

Particolare esperimento nordeuropeo di miscuglio di generi, che ha il merito, a nostro parere giusto, di figurare, secondo celebri punti di riferimento cinematografico, fra i migliori cento horror della storia. Ma la definizione gli va stretta, è infatti un'opera equamente divisa fra documentario e fiction, con l'intento di ricostruire l'evoluzione della stregoneria nel tempo, inframezzando il tutto con una storia sullo stesso tema. Fonda la parte documentaristica sugli studi compiuti da Christensen, eccitati dall'acquisto del Malleus Maleficarum, libro tedesco del XV secolo scritto in latino, che era una sorta di guida all'Inquisizione. Lunga gestazione ha avuto lo script, dal 1919 al 1921.
Monumentalmente diviso in sette capitoli, fa originale uso di illustrazioni, foto di statue e modellini, dettagli di oggetti da tortura, atti a descrivere la base del mondo stregonesco, demoniaco e inquisitorio, partendo dai persiani e passando per l'idea antica di Terra, Universo ed Inferno e dando forte risalto al Medioevo, periodo culmine per questo tipo di credenze. Tutto spiegato con tanto di bacchettina per indicare, scelta dal voluto taglio informativo. Si arriva anche all'era moderna, con l'idea vieppiù diffusa di come quelle che si definivano manifestazioni sovrannaturali in realtà fossero malattie mentali sconosciute, quali la cleptomania, la piromania e quella che tempo fa era definita isteria, aggiungendo anche gli squilibri prettamente fisici, come l'insensibilità di alcune parti del corpo e le deformazioni. Coraggiosi poi certi parallelismi, come quello dei medici/inquisitori o delle docce bollenti degli istituti di cura, pratica forse in uso tempo fa, con il rogo.
E questa è il lato documentaristica, non dirà cose nuovissime per i nostri giorni, non sarà accuratissima, ma è comunque un ripasso che non fa male.
Le parte di finzione, divisa in diverse storie, è un filo più caotica. Il grosso parla di un'anziana accusata di stregoneria da una famiglia, poi inquisita da monaci, rea confessa e accusatrice a sua volta di chi l'aveva denunciata, ma c'è anche una prima parte con una strega sognante e donatrice di pozioni d'amore per perpetue che voglio sedurre preti, ed un'altra, molto bella, di un convento di suore infestato da Satana.
Dicevamo della parte principale, l'attrice protagonista è una bravissima non professionista, tale Maren Pedersen, fioraia, che racconta di sabba resi visivamente in maniera affascinante, fra voli di scopa ed orge, con make up e doppie esposizioni di assoluta rilevanza, tant'è che il regista ringrazia il direttore della fotografia Johan Ankerstjerne e l'art director Richard Louw nei titoli iniziali, dove, per inciso, compare anche lui stesso. Il gusto tecnico è ben presente per tutta la durata, molta cura riposta nelle dimensioni del campo, in 1.33:1, ristretto all'occorrenza da mascherini.
Riproposto in Danimarca con una nuova introduzione nel 1941, poi nel 1968 con tanto di narrazione del celebre scrittore William S. Burroughs, ha fatto la classica trafila per i film muti del continuo cambio della colonna sonora: dagli accompagnamenti dal vivo delle prime proiezioni fino a riedizioni jazz, sperimentali, ecc.
Costato la bellezza di 22 milioni di Corone svedesi di allora, circa due milioni e mezzo di Euro attuali, fu un grande successo in Danimarca e Svezia, fu invece inizialmente osteggiato negli Stati Uniti per le libertà descrittive.

9 commenti:

  1. Mi chiedi un parere sul film attorno a Freud e Jung che ovviamente dovevo vedere. Mi é sembrato abbastanza superficiale. Vra la storia d'amore di Jung, ma appare, lui e la storia, piuttosto trattata con superficialità. Nulla si dice di Freud e Jung il quale passa anche per un approfittatore quando dice che la moglie era piena di soldi. La moglie poi fa la parte della bambolina, quando invece, pur all'ombra di un monumento, non credo lo sia stata. Si legga il piccolo ma fondamentale libro Animus e Anima scritto dalla moglie. Della Spilrein non si dice molto, anzi nulla della sua storia in Russia che é stata veramente forte. Alla fine Jung passa per un pauroso circa le scelte, con una nuova amante più o meno segreta. Insomma non mi é piaciuto. I personaggi che ne escono meglio sono la Spil e il dottore che brevemente viene ricoverato

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  2. Ha! This is something for me :D I love the movies, books and music about witchcraft, magic, mythology, etc. If you like dramas I can recommend "The Witch of Edmonton":) But you probably know more interesting books :>

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  3. @Melinda: io davo per scontato che fossi una strega, per apprezzare Ghost Whisperer bisogna ricorrere ad artifizi sovrannaturali. :D

    @Soffio: oh, benissimo. Sai che neanche a me è piaciuto? Per motivi diversi, tipo che mi è sembrato un Cronenberg "venduto" al tema, e simili ai tuoi, la superficialità, perché pare che certe parti siano state saltate con ellissi, in primis proprio riferite alla Spielrein, che passa da problematica a guarita così... È vero che la moglie è mostrata da bambolina, tipico ritratto di consorte inerte. Il dottore ricoverato è ben tratteggiato, anche se non mi era simpatico, eheh.
    Grazie per il parere!
    Quando avrai tempo,anche fra anni, e sarai predisposto ad una visione stile Riccardelli fantozziano, ti consiglio questo: http://occhiosulleespressioni.blogspot.com/2011/06/letture-di-sonno-e-veglia.html

    @Judka: you have good taste, which I agree, when you can suggest me something, for now I pinned "The Witch of Edmonton" Thank you! :)

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  4. Hi hi hi, no problem ^ ^
    I hope You will like it :D
    Gorąco pozdrawiam! :3
    (ha ha ha Polish is hard x))

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  5. @Judka: for us, polish it's really hard, true, but I'd like to understand it. Fortunately there are automatic translators! :D
    I cordially greet you, too! :)

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  6. @Melinda: allora una preoccupazione in meno! Ardo, per lei, di un fuoco immane...

    @Libera: era ora! :D

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  7. Hi Luigi! :)
    When you read "The Witch of Edmonton",please tell me what you think about it :3
    Tonight I will read "Dolores Claiborne" :)

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  8. @Judka: i think I get it in eBook! :)

    King must be reread from time to time, is almost a must! ;)

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