Regno Unito
Regia: Cecil M. Hepworth, Percy Stow
Soggetto: Lewis Carroll, Cecil M. Hepworth
Sceneggiatura: Cecil M. Hepworth
Primissima trasposizione di Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie, venuta fuori dalla terra madre del romanzo e permeata da un tocco magico, una via di mezzo fra l'amatoriale ed il sorprendente.
Purtroppo non è completa, ma grazie ad un recente restauro ad opera del British Film Institute possiamo godere di 8 minuti circa dei 12 originali, anche se la visione rimane comunque osteggiata dagli stacchi improvvisi e dagli evidenti danni sulla pellicola.
Se nel 2010, per rappresentare l'onirico mondo del romanzo, il signor Burton è ricorso al 3D, nel 1903 si è fatto uso di sovrimpressioni, mascherini e dissolvenze varie; ora sta al destino decidere quale effetto sarà più durevole nel tempo...
L'Alice protagonista, May Clark, se la cava egregiamente, lontana dal patinato mondo che avrebbe accolto in futuro il suo personaggio, e pare anche divertisti, proprio come il resto del cast. Di questi citiamo, per simpatia, anche il Gatto del Cheshire, interpretato da un vero felino in maniera evidente dedito ai fatti suoi, e i soldati carte, una tenera massa di bambini divertiti come se fossero ad una recita studentesca. Sempre a proposito di character, è utile notare che il Cappellaio Matto ha le fattezze mostrate nelle stampe del periodo, scelta data dal fatto che Carroll non ha dato una descrizione fisica precisa.
Bello riscoprire le origini, magari preparando una visione di questo esordio affiancata dall'ultimissima opera ispirata sopracitata.
sinceramente la versione di burton è orrenda (oltre che essere "ispirata" al racconto, come se fosse un sequel).
RispondiEliminaPerò, dai, è carino il bianconiglio in gommapiuma nella foto che hai pubblicato :D
Neanche a me ha fatto impazzire, lui pare che sforni cose commercialmente adatte per un target ben definito, però ormai abusate, ormai ha piazzato stilemi da cui si discosta difficilmente.
RispondiEliminaDevo premettere che sono un'ignorantona di cinema, però ho una sensibilità credo di tipo artistico e questa si è risvegliata moltissimo con la visione di queste immagini, anche perchè sono molto molto affezionata al tema di Alice.
RispondiEliminaGuarderò sicuramente anche l'altro da te segnalato, per curiosità :)
@Marina: avendo in mente il tuo blog e la tua sensibilità, che confermo, te li consiglio; anche l'altro, nonostante il riferimento ad Alice sia più che altro un pretesto. Se poi ti piace il tema dai un occhio anche a quello descritto in questo post: http://occhiosulleespressioni.blogspot.com/2009/04/dovete-chiudere-gli-occhi-altrimenti.html
RispondiEliminaA rileggerci! :)