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martedì 29 marzo 2011

il Sato fra Sci-Fi e terrore (parte 2)

海底大戦争 (Kaitei daisensô)
(I mostri della città sommersa)
1966
Giappone
Regia: Hajime Sato
Scritto: Masami Fukushima, Kohichi Ohtsu

Brusco calo con questo fanta-horror, molto povero sotto vari aspetti. Effetti insufficienti, i mostri protagonisti sono imbarazzanti, il costume che li rappresenta non dà la minima idea di verosimile, le loro azioni sono goffe e sconsiderate. Stesso dicasi per altri personaggi, delle parodie ambulanti, viziate ancor di più da una recitazione al di sotto della media e da dialoghi involontariamente comici; non si salva quasi nessuno, forse neanche il protagonista, impersonato da Sonny Chiba, ma le figure dei militari statunitensi e del dr. Moore sono le peggiori. Bruttina anche la cornice scenografica, la città sommersa è molto scarna, i restanti scenari sono pochi e ripetitivi. Oltre ai mostri succitati non fanno bella figura neanche molti degli altri effetti, in primis i frequenti spari di pistola, addirittura accompagnati dal movimento del braccio, neanche fosse una simulazione di guerra fra bambini.
Si salvano poche cose, una è certamente la sequenza dell'operazione-trasformazione delle creature, curata e con una sua originalità, un'altra è una certa filosofia di fondo presente nella trama, roba di scorie nucleari, regimi totalitari e sogni utopistici. Interessante anche l'intera atmosfera pop "sessantiana" che pervade la pellicola, almeno quella farà contenti i fan di genere.

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