2010
Ungheria
Regia: Tamás Sáros
Scritto: József Gallai, Tamás Sáros
Un breve esempio di come le nuove tecniche cinematografiche possano essere utili a descriverci determinati aspetti della trama, quelli più inconsci: transizioni "a lampo", accelerazioni e definizione digitale dei dettagli rendono l'idea di ciò che costruisce una mente come quella del soggetto del cortometraggio qui in esame. Purtroppo l'abuso è dietro l'angolo, siamo ormai abituati a vedere tali applicazioni, prevedibilmente l'originalità viene meno. Visione utile a chi vuole cimentarsi nel produrre lavori simili o a chi vuole imparare per completezza personale, ma se si è alla ricerca di qualcosa veramente d'effetto è bene cercare altrove.
Cercherò altrove allora. però è un piacere vedere come cinematografie, un tempo gloriose come quella Ungherese, riescano ancora a creare qualcosa, anche se si tratta di piccole cose come questa.
RispondiEliminaCiao.
Mi chiedo dove recuperare pellicole come queste. La distribuzione ha metodi più che discutibili.
RispondiElimina@Nick: l'Ungheria ha sfornato molto, anche nei momenti di difficoltà.
RispondiElimina@Rosario: il web aiuta in tal senso, in molti modi. :)