OCCHIO: degustazione, esegesi...   ESPRESSIONI: visioni, letture, arte...

sabato 13 agosto 2016

Film ist Rhythmus

Rhythmus 21
1923
Germania
Regia: Hans Richter

Ripasso generale sullo spazio e sul tempo. 
Magia spartana, fintamente essenziale.
Bianco e nero, sì, ma non si è rinunciato all'effetto straniante dell'uso diretto del negativo. 1.33:1.
Un abbiccì del ritmo.

domenica 31 luglio 2016

Cinéma pur

Cinq minutes de cinéma pur
1926
Francia
Regia: Henri Chomette

Spiragli canterini di natura fanno capolino tra lacrime sfavillanti e di varie forme, tutto legato delicatamente come in versi poetici e composto come metrica della stessa arte. 
Incanto è un termine adatto per questo tipo di sinfonie visive, gemme avanguardistiche, non tantissime in verità, che ci hanno donato gli anni Venti del XX secolo.

domenica 17 luglio 2016

Something Weird

Satan and the Virgin
1948
Stati Uniti d'America



Ormai quasi a nessuno è oscura la dualità, specialmente se per nulla convergente. 
Quando si resiste, lo sa si fa verso se stessi; viceversa ovvio. 
Quanto prevedibile possa essere l'orgoglio, lotta viscerale, vincente sulla materia, nessuno lo sa.

domenica 3 luglio 2016

El antro de la bruja

L'antre de la sorcière
1906

Francia
Regia: Segundo de Chomón
Scritto: Segundo de Chomón

La prima scelta, anche se irta di spine, di quelle che pungono noi e gli altri, può essere quella giusta. Per comprenderlo si può ricorrere, incappandovi, all'empirismo, anche sovrannaturale; forse bianco, forse nero.
E poi?

sabato 23 aprile 2016

A Photographic Contortion

The Big Swallow
1901
Regno Unito
Regia: James Williamson

Metacinematografico e ambivalente, moderno e antimoderno. Gran sfoggio di tecnica, esordio del close-up, sapiente uso del fuoco, satirico, rivoluzionario. Rifiutatore di nuovi mezzi e dell'evoluzione sociale e comunicativa, borghese, romantico.

domenica 27 marzo 2016

lo spaesamento

Das Unheimliche
2016
Italia
Regia: L. Caligari (Luigi Castellitto)
Soggetto: L. Caligari
Sceneggiatura: L. Caligari

Perturbante, tanto lontano, così vicino. 
Reiterarsi di azioni. Meccaniche, uguali nelle forme e nelle luci, geometrie scelte, grigio infinito. Tunf, tunf, tunf. Rumori, delle pennellate. «Escono dalle mie vene», diceva un "pittore", qui da noi si sentono nella testa. Entrano od escono, non importa. Infettano gli altri, forse. Siamo infettati noi, portatori dalla nascita, possibile. Nero ritornante e bianco ritornante. 
L'automa, arti recisi ed indipendenti, animali immobili... ma si animano? Anche la natura si ripete. Il sinistro.
Tunf tunf.

domenica 13 marzo 2016

Wiener Aktionismus

Kardinal
1967

Austria
Regia: Otto Muehl


Nascita è esplosione o ingabbiamento dei sensi? V'è dolore, costrizione, varietà sì, ma che schiaffeggia?
Liquami che introducono alla vita, che accompagnano per l'intera esistenza, tornano sempre; immagini animalesche, noi e la società, l'Es.
La dominante rossa dona nuova ed inaspettata linfa.

domenica 28 febbraio 2016

quando la danza ossessiona

Adebar
1957
Austria

Regia: Peter Kubelka

Una sagoma è come una nuvola, un movimento umano è come il vento. Azioni si ripetono come suoni assillanti, luci straniano, colori si invertono, realtà si confondono, brevi pause.
La cicogna porta il nuovo, un ciclo continuo. Tradizione.

giovedì 18 febbraio 2016

Μινώταυρως

La maschera del minotauro
1971

Italia
Regia: Franco Brocani 
Soggetto: Jorge Luis Borges
Sceneggiatura: Franco Brocani

Il Minotauro di Brocani-Borges stende il filo da solo, la strada che esso deve percorrere la decide nell'intimo, v'è apporto di fatalità; è Minotauro, ma sui generis, perché ha scelto di esserlo. Sceglie anche una caratterizzazione della nota funzione del filo, in quel di Cnosso: uscendo sì dal Labirinto-vita dove si era entrati, ma dalla porta avversa.

domenica 24 gennaio 2016

guardare in alto

Przygoda czlowieka poczciwego
1937

Polonia
Regia: Stefan Themerson
Scritto: Franciszka Themerson, Stefan Themerson


Il bravo cittadino vive vita regolamentata, non esce dagli schemi, segue un percorso, fa scelte che non sconvolgono. 
Di fatto, questa tipologia d'esistenza ha il suo rinomato doppio, che gira forse al contrario proprio per opporsi nella maniera più drastica. Forse.
Ma una svolta, anche se casuale, un cambio di binario, mutua il senso del tutto, si ritorna ad un primordiale contatto con  la natura. Una volta successo ciò, il buon cittadino verrà ricercato da altri, seppur mascherati, buoni cittadini, ma ormai lui vola, volge a nuova vita, rinasce.