OCCHIO: degustazione, esegesi...   ESPRESSIONI: visioni, letture, arte...

sabato 24 novembre 2012

pubblicazione

Edgar Allan Poe
1909
Stati Uniti d'America
Regia: David Wark Griffith
Scritto: David Wark Griffith, Frank E. Woods

L'essenza del mito di Boston nel ristretto ma infinito spazio di quadri fissi. Se un Segundo de Chomón o un Georges Méliès facevano dei "trucchi" la loro colonna portante, D. W. Griffith placava e placa ancora la sete dello spettatore con la struttura narrante, tanto accalorata quanto "analitica": una vicenda, un paio d'occhi, una marcata gestualità. 
Storia di Edgar Allan, con i suoi topoi di morte dell'amata, povertà, malattia, difficoltà. E ancora: arte, paranoia, masochismo, perversione, Il corvo.
C'è il fido Woods alla scrittura cooperativa e la moglie del regista, Linda Arvidson, sul set. Niente intertitoli, perduti, ma non se ne sente affatto la mancanza.

sabato 17 novembre 2012

essere minuscolo

Muha
1968
Jugoslavia
Regia:Vladimir Jutrisa, Aleksandar Marks
Scritto: Aleksandar Marks, Vatroslav Mimica

La celebre Zagreb School of Animation ci propone un'illustrazione della minuzia umana rispetto all'immane universo. L'uomo non ha rispetto per la natura, per altri abitatori della Terra, quindi le conseguenze non tardano ad arrivare, ma stavolta sono più filosofiche, riflessive e di consapevolezza, oltre che materiali. Egli è nullità, è un granello in un deserto, non è difficile sovrastarlo.
La scuola d'animazione croata era un gioiello dell'allora Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia; esportava in tanti Paesi, anche d'oltreoceano, era una fucina di idee, di scambi e collaborazioni, un magistrale esempio di produzione artistica. In Italia l'abbiamo conosciuta principalmente tramite il cartone animato di qualità ma essenzialmente disimpegnato Il professor Baltazar, ma si dava sistematicamente anche ad opere più intimiste, come quella in esame, grande esempio di profondità, nonché di tecnica registica e uso del sonoro. 

sabato 10 novembre 2012

castigo

L'araignée d'or
1908
Francia
Regia: Segundo de Chomón
Scritto: Segundo de Chomón

Il mago Segundo de Chomón ci porta nel mondo dell'avarizia più sfrenata, contraddistinta all'accumulo selvaggio, quel male che intacca la materia grigia preesistente ma già avviata al disfacimento morale.
Tempi remoti di produzione, quando a farla da padrone era il bianco e nero, ma in questo caso fu utilizzata una tecnologia per il colore forgiata da Chomón, "Pathécolor", utile per evidenziare le tinte oro, simbolo di ricchezza e, nello stesso tempo, di cupidigia. Il resto è viva natura boschiva, dimore spicciole e bellissime, e arte, tanta arte, ed è la natura stessa a crearla e gestirla, padrona dell'essere umano.
Le animazioni fotogramma per fotogramma, tipiche di questi film "a trucchi", brillano di vivo splendore e come detto in passato, in occasioni simili e senza esagerazioni, non sfigurano neanche ai giorni nostri. 
Avanguardistici sono degli ammiccamenti metacinematografici presenti: alcuni personaggi si rivolgono allo spettatore e c'è un'originale e benissimo inserita auto-promozione della Pathé Frères.
Recentemente musicato da Etienne Desaux.

sabato 3 novembre 2012

vampiro

The Oval Portrait
1934
Stati Uniti d'America
Regia: Richard L. Bare
Scritto: Edgar Allan Poe

Monomania, ossessione, qual male, magari peggiorato dal fatto di essere oggigiorno più futile rispetto ad un caso appartenente al passato, dove l'Arte con la a maiuscola era carnefice, mandante che strega l'assassino distaccandolo dal reale. Un male che succhia energia, tanto quanto ne dà.
Quante lui è lei ne sono stati vittima, con la devozione per l'altra metà del frutto talmente forte da porgere la propria vita su di un vassoio, annullando se stessi in favore dell'altro, intingendosi nel suo essere senza lasciare fuori alcuna parte di sé. 
Ma spesso, sempre o quasi sempre, nessuno catena è stata serrata, scelta personale è stata, c'era tempo per correre ai ripari. Solitudine di entrambi? Pazienza.
She (he) was dead!