OCCHIO: degustazione, esegesi...   ESPRESSIONI: visioni, letture, arte...

lunedì 4 agosto 2014

schizzi

8/64: Ana - Aktion Brus
1964
Austria
Regia: Kurt Kren

Questo dipinto di Kren si ergeva potente nei Sessanta, il suo forte contrasto esalta l'artificiale, seppur carnoso, sangue/vernice, fatto come i sedili delle biciclette e il rapporto umano presente. 
C'è del pallore onirico, verso il finale più forte, come un risveglio, un ritorno alla luce, ma poi ritorna il buio perché l'incubo è infinito.

venerdì 11 luglio 2014

A. E. Poe lo afferma

Il caso Valdemar
1936
Italia
Regia: Gianni Hoepli, Ubaldo Magnaghi
Soggetto: Edgar Allan Poe

Nello Stivale si è saputo parlare della celebre novella sulla sospensione della morte con una certa classe, con intense espressioni e potenza del dettaglio, un "cine-pugno" italico, forte di inserti, primi e primissimi piani, virtuosismi e chiaroscuri. Italiana anche la localizzazione della vicenda, c'è del fascino in quest'interpretazione di un racconto originariamente ambientato negli Stati Uniti.
Interessante notare che uno degli autori sia stato l'Hoepli celebre editore.

domenica 25 maggio 2014

director of photography: Bob Whitaker

Darling, Do You Love Me?
1968
Regno Unito
Regia: Martin Sharp
Scritto: Martin Sharp

La donna che deve essere una figurante mono-pensiero, l'uomo distaccato, con un sorriso falso, appena accennato. 
Lei bramosa, schiava del suo corpo, ossessiva nell'esporre il suo unico desiderio, famelica, ingabbiata e con l'idea che l'anelito maniacale sia l'arma di liberazione. Nel percorso della vita lei non mollerà mai, si distenderà, lui avanzerà, ma poi, uomo fantoccio, cadrà.

domenica 18 maggio 2014

danza muta

A Study in Choreography for Camera
1945
Stati Uniti d'America
Regia: Maya Deren

Sinuosità che segue o fa il verso alla scia sognante del movimento di una cinepresa, c'è la plasticità del corpo umano nello sguardo mobile di un obiettivo. Scenari fanno quadro assieme alla completezza di un fisico etereo, primi piani contrastati, dalle tante facce, e sagome stagliate alla luce sono pennellate di beltà.
16 millimetri e, molto probabilmente, Bolex.

sabato 10 maggio 2014

barricades

Lonely Villa
1909

Stati Uniti d'America
Regia: David Wark Griffith
Scritto: André de Lorde, 
Mack Sennett

Semplice storia che non si fa notare per l'originalità degli eventi o per un curato comparto fotografico, né per delle sentite interpretazioni, quanto per la fluida narrazione, con l'apporto principale di un montaggio di pregio, che comprende anche quello alternato. D.W. Griffith granitica sicurezza del cinema narrativo, ha giostrato con una storia originariamente nata in teatro, ispirata da un fatto realmente accaduto.

venerdì 2 maggio 2014

American Mutoscope & Biograph

A Frontier Flirtation; or, How the Tenderfoot Won Out
1903

Stati Uniti d'America

Diffidare da piacevoli visioni, di buon respiro, carine ed eleganti, sensuali, con un pizzico di mistero. Non farsi ingannare da un contenersi civettuolo, da un esortare mascherato. Molto probabile che dietro ci sia chi trama nei nostri confronti.
Filmed September 24, 1903, in the Biograph New York City studio.

sabato 26 aprile 2014

Shintōhō kabushiki kaisha

四谷怪談 (Yotsuya Kaidan)
1956
Giappone
Regia: Masaki Mori


Trasposizione cinematografica della storia di vendetta del fantasma di Yotsuya, un adattamento della vicenda di lemon e Oiwa, probabilmente anche questo girato con il "consenso di Oiwa", che si erge a gustosi livelli.
Potentissimo per il decennio Cinquanta, trasuda gelo mortifero al momento opportuno, sa far calare la nebbia del tormento come sa trasmettere la dolcezza dell'amore, la cupidigia, lo strazio; propone con dovizia di dettaglio le figure della vicenda, comprese la viscida madre del protagonista e il bramoso Taketsu.
Forte fotograficamente (Hiroshi Suzuki ai pennelli di luce) finanche nei titoli, bianco e nero cereo come un fantasma, effetti per nulla invecchiati. Acqua, fuochi d'artificio, lanterne.

sabato 19 aprile 2014

calore e gelo

La guerra ed il sogno di Momi
1917
Italia
Regia: Segundo de Chomón, Piero Fosco (Giovanni Pastrone)
Soggetto: Giovanni Pastrone

Sceneggiatura: Giovanni Pastrone

La fervida fantasia dell'infante Momi si perde fra nostalgia ed educazione alla fierezza. L'influenzata mente del bambino — bambina? — narra della guerra con vizio adulto, ma anche con una lucidità estrema che trasforma le gesta belliche in un fin troppo realistico gioco, dove poi a farne le spese è proprio lui, umano in forma ridotta.
Il sogno di Momi, la seconda parte del cortometraggio dell'importantissima Itala Film, in stop motion, si avvale, agli effetti d'animazione, della pregevole mano di Segundo de Chomón, anche direttore della fotografia, ed è un piacere vedere un onirico passo uno di tale fattura anche in un'opera del Bel Paese. 
La regia coadiuvata di Piero Fosco, al secolo Giovanni Pastrone (Cabiria), è uno standard di qualità; perdoniamo le vicende militaristiche da libro per ragazzi, figlie di uno Stivale di inizio secolo, per via di una realizzazione, interpretazioni comprese, splendida, in primis gaudiosa per gli occhi. 
Toni freddi, toni caldi, ampi e piccoli spazi, poesia, paura, melodramma, malinconia, piccole gioie.

domenica 6 aprile 2014

impressioni

1/57: Versuch mit synthetischem Ton (Test)
1957
Austria
Regia: Kurt Kren

Sperimentazione su talune percezioni, con l'ausilio di elementi naturali e non. Sarebbe stato utile anche il tatto, ma la magia conta anche sulla mancanza d'esso.
Bianco e nero quasi necessario, in un 16 millimetri fortemente contrastato.
C'è da rimanere bloccati o c'è da essere guidati, sempre più, in entrambi i casi.

domenica 30 marzo 2014

il percorso

Ghost
1984
Giappone
Regia: Takashi Ito

Il fantasma striscia ovunque, all'interno del corpo e della mente, in un dormitorio, vaga di stanza in stanza, di strada in strada, di elemento in elemento. Osserva, grida, maneggia, percorre il mondo in maniera lungamente esposta, passo dopo passo.
Si nutre di luce artificiale.
Aspetta la notte.

domenica 16 marzo 2014

nemo me impune lacessit

The Cask of Amontillado
2014
Italia
Regia: L. Caligari (Luigi Castellitto)
Soggetto: Edgar Allan Poe
Sceneggiatura: L. Caligari

Vendetta in grande stile per Montresor, ai danni dell'impudente Fortunato, visibilmente gran maestro di spocchia. Il barile di Amontillado, il prezioso sherry, è il pungolo posto sotto l'ego smisurato dello sventurato. 
Il tintinnio emesso da campanelli posti su di un cappello da giullare può trasformarsi in uno dei più melodiosi carillon.
A palazzo possono aspettare, anche cinquant'anni.

venerdì 14 marzo 2014

linguaggio granitico

Zombie 2024
2014

Russia
Regia: Mathis Vogel

Scritto: Robert Monell

Jesús Franco non c'è più, ma del cinema come il suo vive nell'underground, nell'anima di molteplici fruitori a cui non interessa inserirsi  in polemiche su quelli che sono definiti i grandi della settima arte, ma basta godere e ri-godere dell'ennesima visione tentacolare. E quando questi si mettono anche a creare entra in campo la reale voluttà, indescrivibile: silenzi, terrori, fermo immagine evocativi, gemme di bellezza umana, suoni sussurrati, poetici quadri statici, uno speaker radiofonico à la vecchio Romero, l'odore del sangue...
Perturbanti percezioni in questo Zombie 2024, "elettro-sensazioni". Siamo creature di carne, impulsi e foglie, "mad doctor" di noi stessi.
He's in Jess Franco state of mind!

sabato 8 marzo 2014

negligenza

Chi fu il colpevole?
1910
Italia

Un montaggio lineare, con campi essenziali e marcata recitazione teatrale, per un dramma dai toni ammonitori, con tanto di apertura all'idea dello spettatore.
Realismo d'ambiente, molto variegato.
Produzione della feconda torinese Itala Film, autori ed interpreti non più conosciuti.

domenica 2 marzo 2014

115 metri

Le voleur invisible
1909
Francia
Regia: Segundo de Chomón
Soggetto: H. G. Wells

Primo adattamento cinematografico del celeberrimo The Invisible Man di Herbert George Wells, ove il romanzo stesso, edito appena dodici anni prima, è presente materialmente nel film ed è guida per il personaggio principale. È una trasposizione da puro intrattenimento, come tante tipiche produzioni di quegli anni, senza le profondità del libro, ma condivide con esso la spregevolezza d'intenti da parte del protagonista.
Formidabile la resa visiva partorita dall'esperta mano del Chomón.  

domenica 23 febbraio 2014

Marc David Kaplan

Brumes d'automne
1929
Francia

Regia: Dimitri Kirsanoff
Scritto: Dimitri Kirsanoff

Le nebbie dell'autunno si addensano e delle vecchie missive cadono come foglie morte. 
L'autunno di un incontro è la parte in cui viene fuori il succo, si elabora, ancora non si giunge a conclusioni, il finale deve ancora arrivare, ma si inizia ad intravederlo.
Riflessioni, momenti di flou e fiamme, potenza che irrora e frastorna, inerzia.

domenica 16 febbraio 2014

reverse gravity

A Trip to Mars
1910
Stati Uniti d'America
Regia: Ashley Miller

Il pianeta Marte per la Edison Manufacturing Company è un girone infernale, dai tratti mitologici, che punisce la megalomania che caratterizza certe escursioni scientifiche, per certi versi è precorsa la strada di quei "mad doctor" che troveranno terrine fertile nell'arte di almeno quarant'anni dopo, nondimeno quella che rappresenta le popolazioni aliene come avverse a terrestri (e non?), in maniera simile a Le voyage dans la lune di Georges Méliès.

domenica 9 febbraio 2014

Se-ma-for Studios

Polonia anni Sessanta, dischi volanti, bianco e nero, incontri fra terrestri e non tali, Janusz Kubik, punti interrogativi, gatti, Czeslaw Chruszczewskiego... tutto su Il futuro è tornato, seguendo questo LINK.
Gdzie jestes, Luizo? Genere: sci-fi. La domanda sulla reperibilità del titolo non è, in questa sede, accettata di buon grado.

domenica 2 febbraio 2014

ricusare

Hilde Warren und der Tod
1917
Germania
Regia: Joe May
Scritto: Fritz Lang

Hilde, la famosa attrice, ha avuto diverse volte la possibilità di entrare nel nero abbraccio, ma ha preferito una vita alla luce, fatta di continui rifiuti, oltre a quello principale. Una luce composta anche di altri raggi, quali la propria metà e la prole connotati da un animo infernale, nonché i molteplici incontri, ma vissuti da altri e in forma diversa, con il di lei visitatore citato sopra.
Quando finalmente deciderà di dire sì all'oscura presenza, la sensazione sarà di liberazione e beatitudine.

domenica 26 gennaio 2014

pane

Spiste Horisonter
1950
Danimarca
Regia: Wilhelm Freddie, Jørgen Roos
Scritto: Wilhelm Freddie, Jørgen Roos

Il ciclo vitale, mangiato: dalla creazione, alla morte, e di nuovo. 
Destino, o chi per esso, che incatena (guida?). 
Il potere dell'uomo sull'uomo; il nulla o la via da percorrere, o entrambi; la vecchiaia; i beni materiali, la riproduzione (il gusto della riproduzione!); il parto. 
Poi di nuovo la vita che riparte e si compone per la creazione di nuova esistenza.

sabato 18 gennaio 2014

un giorno

Impressionen vom alten Marseiller Hafen (Vieux Port)
1929
Germania
Regia: László Moholy-Nagy

Verità, ombre e spirali su cui uno sguardo annoiato non cadrebbe, contemplazione di azioni umane, che più umane non si può. Visione dall'alto, perché l'occhio meccanico si erge ad attenzione somma. Montaggio essenziale, forse in camera, rozzo, ma reale quanto un movimento oculare. Strutture titaniche, arte. Vita in povertà, vita animale, acqua che è vita.

sabato 11 gennaio 2014

carica a molla

Die Puppe
(La bambola di carne)
1919
Germania
Regia: Ernst Lubitsch
Scritto: E.T.A. Hoffmann, Hanns Kräly, Ernst Lubitsch, A.E. Willner

Quando l'aristocrazia ha bisogno di ingraziarsi l'esistenza con un matrimonio, ecco che arriva il fabbricante di bambole, carine e subito pronte all'uso. Adatte anche per i maschi più difficili, persino il più restio dei misogini può avere il suo gingillo che fa le moine, balla, si esibisce, crea invidia e può vivere in una casetta di cartone tutta agghindata. Con essa sono fornite anche le istruzioni...
Problema risolto per il signore problematico, peccato che la bambola sia imperfetta, o meglio, ha una natura diversa, umana, ma all'uomo sta bene così e vissero tutti felici e contenti.

giovedì 2 gennaio 2014

le spectateur

A s'y méprendre
(Tanto da ingannare)
(Tratto da Racconti crudeli)
Auguste de Villiers de L'Isle-Adam
Mondadori Editore


Quanto è differente un affollato locale da intrattenimento rispetto a quel tipo di edificio, struttura o piano caratterizzato da tanti corpi inermi distesi? Non si vorrà negare che il colpo d'occhio sia identico? 
E andando ad analizzare dettagli, si scopre che le similitudini permangono anche nel tempo: l'atmosfera generale di torpore, rubinetti e diversi accessori, le anime allontanate.