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sabato 26 aprile 2014

Shintōhō kabushiki kaisha

四谷怪談 (Yotsuya Kaidan)
1956
Giappone
Regia: Masaki Mori


Trasposizione cinematografica della storia di vendetta del fantasma di Yotsuya, un adattamento della vicenda di lemon e Oiwa, probabilmente anche questo girato con il "consenso di Oiwa", che si erge a gustosi livelli.
Potentissimo per il decennio Cinquanta, trasuda gelo mortifero al momento opportuno, sa far calare la nebbia del tormento come sa trasmettere la dolcezza dell'amore, la cupidigia, lo strazio; propone con dovizia di dettaglio le figure della vicenda, comprese la viscida madre del protagonista e il bramoso Taketsu.
Forte fotograficamente (Hiroshi Suzuki ai pennelli di luce) finanche nei titoli, bianco e nero cereo come un fantasma, effetti per nulla invecchiati. Acqua, fuochi d'artificio, lanterne.

8 commenti:

  1. Per il Giappone il decennio degli anni 50 è stato la ricostruzione della loro cinematografia. Interessante il riferimento al' acqua. Elemento simbolico che ricorre spesso nel Cinema giapponese, basti citare Ringu.

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    1. Due punti essenziali, Nick, ricostruzione post guerra ed elemento acqua ricorrente, spesso simbolo di vita, qui però è da lettura multipla.

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  2. I giappi poi sono sempre molto molto attenti ai dettagli e ai simboli... è una cosa bellissima.

    Moz-

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  3. grazie... per il mex che mi hai lasciato :)

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  4. hmmm I wish I would be more in theme with the cinematographic world, so I could understand you better. Well nothing comes thru my mind that could sound interesting...:)

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    1. Years film, a little 'difficult ones, not easily accessible. But curiosity and what drives the mind to delve do well! :)

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