OCCHIO: degustazione, esegesi...   ESPRESSIONI: visioni, letture, arte...

sabato 10 novembre 2012

castigo

L'araignée d'or
1908
Francia
Regia: Segundo de Chomón
Scritto: Segundo de Chomón

Il mago Segundo de Chomón ci porta nel mondo dell'avarizia più sfrenata, contraddistinta all'accumulo selvaggio, quel male che intacca la materia grigia preesistente ma già avviata al disfacimento morale.
Tempi remoti di produzione, quando a farla da padrone era il bianco e nero, ma in questo caso fu utilizzata una tecnologia per il colore forgiata da Chomón, "Pathécolor", utile per evidenziare le tinte oro, simbolo di ricchezza e, nello stesso tempo, di cupidigia. Il resto è viva natura boschiva, dimore spicciole e bellissime, e arte, tanta arte, ed è la natura stessa a crearla e gestirla, padrona dell'essere umano.
Le animazioni fotogramma per fotogramma, tipiche di questi film "a trucchi", brillano di vivo splendore e come detto in passato, in occasioni simili e senza esagerazioni, non sfigurano neanche ai giorni nostri. 
Avanguardistici sono degli ammiccamenti metacinematografici presenti: alcuni personaggi si rivolgono allo spettatore e c'è un'originale e benissimo inserita auto-promozione della Pathé Frères.
Recentemente musicato da Etienne Desaux.

4 commenti:

  1. Come un assenso precipitato, una katalepsis monetaria. Reti di approvvigionamento, come rovistare nella pienezza a mani colme, braccia centrifughe, fondi dove ogni sommare indefinito diventa valore privato. L' "accumulo selvaggio" è deformante ogni ordine. Volti deviati dall'inconsistenza dell'iper-avere, espressioni e gesti alessitimici, come avvoltoi di stoltezze mentali. Un opuscoletto di etologia umana insomma!

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  2. mi lasci assetata, caro mio, voliamo la storia ... Raccontala un po' ti prego :)

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  3. @Nick: Imprescindibili!

    @Anonimo: "iper-avere", bel termine!

    @Giorgia: Molto semplice, parla di un tizio che si impossessa di un ragno simil-gallina dalle uova d'oro di proprietà di alcuni gnomi. Talmente offuscato dalla ricchezza non dona nulla ad un povero mendicante, vien così punito per la sua avarizia...

    P.S. Dovrebbe lavorare in qualche ente regionale!

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