OCCHIO: degustazione, esegesi...   ESPRESSIONI: visioni, letture, arte...

sabato 17 ottobre 2009

figure tragicomiche

ハウス (Hausu)
1977
Giappone
Regia: Nobuhiko Ôbayashi
Soggetto: Chigumi Ôbayashi
Sceneggiatura: Chiho Katsura

Storia più che classica, ma confezione spumeggiante! Chiunque incappi in codesta pellicola non può rimanerne indifferente, colpisce per le peculiarità o delude per... le peculiarità.
Una studentessa, causa situazione familiare non accettata, parte per una vacanza di gruppo, raggiungendo la zia in una vecchia magione.
Orrore e commedia si fondono in un'amalgama caleidoscopica, un tornado di effetti visivi di stampo vintage. In molti momenti vicino ai film d'animazione, eclettico anche nell'unione di suono e grafica. Siamo nel '77, ma avanti di vari anni come inventiva. Evidente, per l'appassionato, anche ciò che in seguito ha ispirato: Evil Dead e seguiti (La Casa in italiano) torna in mente in più di un'occasione(se la pellicola è stata assaporata in precedenza, nonostante sia ovviamente più recente, il primo capitolo è del 1981). Raimi stesso, il regista, ha ammesso di avere particolare stima per la filmografia orientale di genere. Oltre a riprendere l'originalità delle scelte visive, sembra sia di richiamo anche l'approccio ironico-orrorifico, bilanciato ed appariscente.
Molti personaggi stereotipati, probabile volontà per rendere ancora più macchiettistico il film, altri assurdi e caotici. Musiche che passano dal suono simil carillon al tragico, comprendendo anche pezzi "americaneggianti" ed "europeggianti".
Nonostante l'impostazione generale, la spiegazione di fondo presenta un tema serio e drammatico.
Sui generis, termine giusto per definire l'opera.

9 commenti:

  1. Io l'unico registra che conosco giapponese è Miyazaky. Sarà che sono una bimba a cui piacciono ancora i cartoni.... :)

    RispondiElimina
  2. Eh, storico!
    Magari anche molti NON bimbi ascoltassero i messaggi nelle opere di Miyazaki! ;)
    Autore di tutto rispetto ed adatto a tutte le età! :)

    RispondiElimina
  3. continuo a leggerti ammirata e piena di stupore.
    non commento perchè non conosco nulla delle cose di cui scrivi.
    praticamente vengo a lezione da te.
    e per ora non ci capisco un bel niente.

    :) love, mod

    RispondiElimina
  4. C'è un premio per te e il tuo blog da ritirare... vai a vedere il mio blog e capirai...ciao e grazie per seguirmi sempre e con costanza!!!

    RispondiElimina
  5. l'oriente regna! :P
    -silvia-

    RispondiElimina
  6. Beh...sto apprendendo dai tuoi post, che i registi dell'horror sono dei "copioni" insomma! Eheheh

    Certo che poi, come spesso accade, il follower ha più notorietà (commerciale) del pioniere...I misteri della Vita!

    RispondiElimina
  7. @modesty: complimenti che lusingano davvero.
    Forse il non capirci nulla è la prima fase, può far parte del gioco! ;)
    Ciao!

    @alessandra c: Ti ringrazio! Ho adempito anche ai miei compiti... ;)

    @silvia: siamo ritornati nel Belpaese, questa volta in positivo! :D

    @Guernica: eheheh, non solo loro, basta guardare l'attuale cinema hollywoodiano...
    Comunque ben vengano le citazioni, se appassionate e rispettose verso gli originali.
    Anche Stoker con il suo "Dracula" è stato influenzato... ;)

    RispondiElimina
  8. Dici che la versione più vicina al libro è quella di Coppola???

    RispondiElimina
  9. @Guernica: come fedeltà siamo messi bene, direi anche come resa generale.
    La mia preferenza però ricade sugli storici "Nosferatu", quello di Murnau del 1922 e il suo omaggio di Herzog, anno 1979.
    Mi ha sempre colpito di più la figura tormentata e solitaria rispetto alla versione "affascinante"; di quest'ultima visione un'imprescindibile presenza è quella di Christopher Lee nelle versioni della Hammer britannica. Non sono stato invece contentissimo del Dracula interpretato da Bela Lugosi, datato anno 1931.

    RispondiElimina