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domenica 10 febbraio 2013

The Masque of the Red Death

Masca crvene smrti
1969
Jugoslavia
Regia: Branko Ranitovic, Pavao Stalter
Soggetto: Edgar Allan Poe
Sceneggiatura: Zdenko Gasparivic (Zdenko Gasparovic), Branko Ranitovic


Le stanze della vita potranno anche variare di colore, con fine di distrazione, ma l'orologio dell'ultima sala sarà sempre presente a scandire il tempo e far memoria con il battere del suo pendolo, e in quei momenti sarà gelo.
Nell'arco vitale ci saranno scudi levati, sotto forma di frivolezza, sotto forma di altro, mentre nei dintorni calerà il buio e sarà un gracchiare di corvi.
L'illusione, però, non durerà per molto, non ci sarà sfarzo d'esistenza che potrà fermare l'audace cammino della Maschera.

12 commenti:

  1. Sorry I only Speak English...
    Dr. Theda of the "Crypt" here... I have always loved Mr. Poe's "Masque of the Red Death ...( Even the Rogor Corman Movie) ... Sorry that I never got around to properly Welcoming you as a new Follower.... Hope that you and yours are well...

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    1. Thanks, i imagined you was a lover of Poe (and Corman's Poe)
      I'm reading your blog, and i find really fantastic images. There is no comment from me, but i look it almost every day. Congratulations!

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    2. Thank you for visiting us here at the "Crypt"... Have a great weekend...

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  2. Una cosa che molti ignorano è che la cinematografia jugoslava era una delle più sviluppate d'europa. Tito insisteva molto su questo aspetto al punto di aver costruito una sorta di Cinecittà a Belgrado, ricevendo spesso star Hollywoodiane come Kirk Douglas.
    Altra cosa che molti ignorano è che la Jugoslavia era l'unico paese europeo -assieme alla Francia - in cui la cinematografia locale spesso otteneva più spettatori di quella U.S.A.

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    1. Buoni dati, bro', veritieri. Specialmente l'animazione era curatissima, si spartivano le miglior produzioni in Europa insieme ai cecoslovacchi.
      Ex stato da rispolverare anche cinematograficamente.

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  3. L'ho trovata bella anch'io, ritmicamente, soprattutto a tratti si coglieva dell'ipnotismo.
    Ma ho una curiosità (sincera). Posso chiedervi come mai il cinema jugoslavo di quegli anni della Repubblica Socialista Federale, ripesca un autore statunitense come Edgar Allan Poe? Non conoscendo tutto il resto della produzione e molte altre condizioni, mi viene spontanea la domanda. Specialmente pensando ad altri Stati e modelli. Grazie.

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    1. Edgar Allan Poe, così come altri classicissimi e meno classici), così come tante "cose" provenienti da Paesi capitalisti, erano comunque accettate dai "socialismi reali", improponibile sarebbe stato chiudersi ad un'autarchia totale. Nel caso del suddetto non ci troviamo neanche davanti al classico individuo/concetto di "americano", quello imperialista che incarnano molti, specialmente nelle sovrastrutture, ma non di certo tutti i 300 milioni + colonie. Poe, oltre uno dei fondamentali scrittori della storia, era anche un dissoluto sofferente, non certo un redneck con il fucile puntato verso il nero di turno. E ancora: gli Stati Uniti, nel momento di vita dell'Edgar, erano da non moltissimo indipendenti, non erano di certo la nazione che conosciamo oggi.
      E ancora ancora: la Jugoslavia era il Paese "socialista" più aperto all'Occidente, è uscito dall'ombra di Mosca e faceva con maestria il doppio gioco (triplo, tenendo conto dei non allineati) e il suo Tito beneficiava molto dell'Ovest, compresi certi vizietti.
      Tornando su Poe, mi viene in mente Švankmajer, cui diverse opere sono passate sotto la mannaia censoria, tranne... quelle di Poe, dove gli è stata concessa libertà alla condizione di attenersi ai racconti.
      Una nazione che ha bandito Edgar Allan perché 'mmericano "non conforme" è stata invece l'Italietta del ventennio, e ho detto tutto...

      P.S. esistono dei mentecatti con maglia di Che Guevara (o di Ahmadinejad?) che, tronfi e convinti, bandiscono e scherniscono tutto ciò che è americano, o credono di farlo, visto che è praticamente impossibile: bene, io a codesti gli farei cacare in testa da diversi esponenti del proletariato statunitense, lavoratori, artisti, MILITANTI ideologici che conosco anche di persona, per poi esporli a pubblico ludibrio popolare come monito, quali nemici della rivoluzione.

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  4. Se centra in qualche modo Poe, non potevano certo mancare i corvi! ;P

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