1991
Italia
Regia: Daniele Ciprì, Franco Maresco
Scritto: Daniele Ciprì, Franco Maresco
L'immobilità della periferia siciliana si avvicina alle titaniche immensità sovietiche.
Francesco Tirone, Paolo Giordano, Marcello Miranda e Giovanni Lo Giudice alfieri e come naturali estensioni di un grigiore popolare e industriale, all'occorrenza diventano statue dall'odore di propaganda, che però assurgono ad un ruolo opposto, sminuente; presenzia il guardare all'orizzonte, ma questi è lì vicino, fra le macerie materiali e morali.
Sulle pareti i nomi dell città: Agrigento, Sciacca, Trapani, diventano novelle repubbliche dell'ex URSS.
Alle immagini veloci, quanto quelle del grande Dziga, si alterna la passività, che non è esaltazione ma rinuncia, e a nulla possono i suoni fuori campo, se non ad amplificare il tutto.
Ciprì e Maresco erano tra i più promettenti nel panorama degli anni Novanta. magari è ora per un "ritorno" al lungometraggio...
RispondiElimina@Einzige: vero, hanno lasciato un patrimonio sperimentale innovativo e riflessivo anche dal punto di vista odierno.
RispondiEliminaHo comprato il dvd+libro dei primi anni di Cinico, roba di cui si sente la mancanza.
Peccato non lavorino più insieme, anche con il lungometraggio hanno funzionato, uno nuovo sarebbe stata una boccata d'aria.
Già la mitica epoca di AVANZI; TUNNEL; CINICO TV...oggi come oggi di queste trasmissioni ne avremmo davvero bisogno nuovamente.
RispondiEliminaPeccato che i ciprì e Maresco abbiano litigato, veramente dalla loro collaborazione ne sarebbero venute fuori tante cose "sfiziose".
@Melinda: mi sa che la trovi chiusa! :D
RispondiElimina@Nick: Su Rai Tre abbiamo ancora Blob e Fuori orario, almeno quelli...