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sabato 9 gennaio 2010

femminea aggressività

Amando de Ossorio "nero"
Parte seconda


Varie anche le altre digressioni orrorifiche al di là delle più note, anch'esse marcate da un qualità mediocre o sufficiente.
Las garras de Lorelei ( L'abbraccio mortale di Lorelei, 1974). A nostro parere la miglior opera visionata del regista, partendo dal soggetto fino alla realizzazione.
Si parla di una leggenda del posto (Germania), secondo cui una creatura si risvegli dal letargo per cibarsi di cuori umani, allo scopo di sopravvivere e continuare il suo sonno. Caratterizzata sia da sembianze mostruose che umane, regna in un mondo sottomarino, oltretutto conservando leggendari tesori. Oltre ai cuori materiali ne troverà uno in chiave diversa... Non originale, ma neanche puerile pretesto, concordiamo con l'idea di ambientare al di fuori della Spagna.
De Ossorio aveva una particolarità: le sue pellicole, come già detto ampiamente, peccavano in interpretazioni, ma la scelta estetica (canonicamente) era di gran rilievo; gli estimatori della "bellezza" troveranno pane per i loro denti, siamo sui livelli visivi di grandi attrici più conosciute.
Se i resuscitati ciechi eran parchi di dettagli granguignoleschi qui ci si riprende, gran cura è posta negli omicidi, efferati e credibili. Non si può dire lo stesso per l'aspetto della creatura, un intestardirsi sui particolari non fa altro che maggiorare l'idea di costume di carnevale, sembra di guardare una riproduzione del Mostro della laguna nera. Immancabili poi i momenti involontariamente esilaranti, per la gioia degli "utenti" del termine trash.
Presente ammiccamento anche al Dracula di Stoker.
Passabile.
La endemoniada (L'eretica, 1975). Ed a proposito cali imbarazzanti, provocatori di riso involontario, questa è purtroppo la punta di tutta la filmografia. Scimmiottando L'esorcista venne fuori questa versione ispanica, ricca di incongruenze e momenti sconcertanti. Il soggetto era già pronto, poche le varianti concesse dal nostro: bambina posseduta dallo spirito di un'adoratrice del demonio morta suicida cambia connotati e ne combina di cotte e di crude... verrà liberata?
Ci si domanda spesso sulla logicità delle azioni e delle rappresentazioni, forzature di trama ben evidenti.
I punti accettabili? Il globale fascino weird ed il make up non da buttar via, qualche animo più sensibile più essere sicuramente colpito da esso. E queste cose, NOI sappiamo apprezzarle.

Altre discese tenebrose sono state compiute con Malenka (Malenka, la nipote del vampiro, 1969), esistente in italico idioma, ma reperibile soltanto tramite edizione VHS, ormai costoso oggetto di culto fra collezionisti e La noche de los brujos (1973) e Serpiente de mar (1984), non localizzati qui da noi.
In conclusione... Amando de Ossorio, personalità forse più famosa per la continuità della sua saga che per reali meriti, resta però il fatto che aveva la premura sia di scrivere che di girare, volontà da apprezzare pienamente. Consigliamo i suoi film ad appassionati ed a cinefili realmente curiosi, visionatori esclusivamente di pellicole strabordanti effetti da circo fini a se stessi o forzati al cinema d'autore si tengano alla larga.

3 commenti:

  1. non conoscevo niente di questi film. è molto interessante questo post!!!
    buona domenica!!!

    ^___________^

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  2. mi è davvero nuovo Amando De Ossorio... ma siccome il mio genere "live" preferito è l'horror... proverò a cercare qualcosa; iniziando magari dalla saga de "Le tombe dei resuscitati ciechi"...

    a presto!!!

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  3. @Pupottina: saluti a te! ;)

    @Vision: quello è il giusto inizio per entrare nel suo mondo. Ti sconsiglio di avere grandi aspettative. ;)

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