OCCHIO: degustazione, esegesi...   ESPRESSIONI: visioni, letture, arte...

domenica 30 ottobre 2011

due puntini


Una notte al Ghibli
Samuel Marolla

Ritorniamo sul bravo Marolla già qui discusso, attivo nel campo della narrativa e del fumetto, con questo agile racconto di venti pagine.
Il jazz bar Ghibli di Milano, nome che deriva dall'appellativo libico dello Scirocco, diventa per una notte il centro del mondo, dove il proprietario Mamoulian, anche lui arrivato dalla Libia, e Pietro Orziero, comandante dei RIS, si racconteranno due storie incredibili, due eventi che mostrano l'universo in maniera differente, dove i confini tracciabili della materialità vengono scavalcati. Il loro sarà un vomito d'anima, che li fa apparire insignificanti, semplici pedine rispetto a cose gigantesche, inimmaginabili, ma non distanti come leggende tramandate, anzi, vicinissime. Appartenenti alla sfera familiare, per il nordafricano, a quella lavorativa per Orziero.
Al fine della notte non avranno vissuto soltanto una liberazione interiore, ma anche una presa di coscienza sull'impotenza umana, che riserva a noi la facoltà di non poter comprendere tutto e di accettare la cosa.
Fantastica come al solito la copertina dei Diramazioni, che si fanno valere anche nel campo degli eBook.
Scaricabile gratuitamente dal sito dell'autore (http://www.samuelmarolla.com/shop.html), in formato PDF, ePub e MOBI.

15 commenti:

  1. Grazie per la tua iscrizione, e grazie anche per la bella segnalazione.
    Ho letto oggi i tuoi articoli, sei bravo...
    Ciao
    Angie Ginev

    RispondiElimina
  2. @angie: davvero grazie a te, leggevo spesso i tuoi commenti e ho visto il tuo raccontino nel Fun Cool, così ho deciso di farti visita e di seguirti. :)

    RispondiElimina
  3. Interessante segnalazione Occhio, come sempre del resto ;)

    RispondiElimina
  4. Beh che dire? Oggi faggio il beato tra le donne, e mi aggiungo beatamente tra le due gentildonne del web.

    RispondiElimina
  5. @Liber@discrivere: grazie, Lady ghost! :D Sempre w il nostro genere!

    @Nick: e bravo Nick! :D

    RispondiElimina
  6. Ricordo questo racconto dalla sua prima apparizione sulla raccolta L'altalena, quando ancora non facevo parte di edizioni XII ed ero un banale ospite della raccolta.
    Ricordò che mi colpì già, perché pur ancora acerbo, a tratti, era uno dei pochissimi racconti che riusciva a inquietarti, a farti entrare dentro la storia


    non vedo l'ora di leggere la sua "Mezzanotte" dove tra l'altro c'è anche il Ghibli- :)
    Sono un fan, non posso negarlo.
    :)

    RispondiElimina
  7. @gelo: io invece l'ho scoperto con Malarazza e mi ha colpito quell'osare proporre genuina purezza horror, quel "classico" che si fatica a trovare nelle nuove pubblicazioni, una manna per appassionati.
    Confido nel nuovo libro, suppongo che sia anche maturato!

    RispondiElimina
  8. passo, leggo, saluto, faccio sempre un pò fatica, mea culpa

    RispondiElimina
  9. Mamma mia!!! L'ho appena finito di leggere ed ho ancora i brividi!!!
    Narrazione semplice, ma storie davvero affascinanti.
    Nella prima parte, mi ricordava un romanzo thriller letto qualche anno fa, "L'ultima estate di innocenza" di Patrick Fogli.
    Di sicuro leggerò altro.
    Grazie per il consiglio :)

    RispondiElimina
  10. @Soffio: ritmi "virtuali", eheh!

    @Melinda: è bravo Samuel, a me colpì molto l'antologia nominata qui e recensita precedentemente, principalmente per il coraggio di porsi con un genere "difficile" per la testa dell'italiano medio (povero lui, l'italiano...).
    Anche questo racconto è fantastico, sempre ottimo a saper coniugare il cemento cittadino a storie di linea sovrannaturale.

    RispondiElimina
  11. Letto il racconto. E' stato bellissimo. Un'ottima segnalazione. Storia breve, ma intensa con alcuni particolari inquietanti e macabri (come l'omicidio dei cinque bambini). Non è avara di dettagli e questa è sempre una cosa positiva. Veramente complimenti. Se questa è una delle sue prime opere, non oso immaginare che maturità avrà nei successivi lavori:D. Da tenere d''occhio.

    RispondiElimina
  12. @cinefatti: tu che sei appassionato d'horror (sei tu, vero? :D ) puoi puntare senza indugio su "Malarazza", ben reperibile su usato e come remainder.

    RispondiElimina
  13. @Sunshine: e lo dici in uno dei, più rari, post sui libri? Eheheh...

    RispondiElimina
  14. @occhio sulle espressioni
    Sì, sì, sono sempre io:D.
    Allora andiamo a recuperare subito Malarazza:D

    RispondiElimina