OCCHIO: degustazione, esegesi...   ESPRESSIONI: visioni, letture, arte...

sabato 10 marzo 2012

are we not men?

The Island of Dr. Moreau
(L'isola del Dr. Moreau)
Herbert George Wells
Newton Compton Editori

Ce lo insegnava anche Leopardi: il mondo naturale è scomparso, sostituito da uno artificioso e definito progredito.
Il dottor Moreau è il perfetto agente di una nuova società che deve andare a snidare ogni cellula della Terra, tramutandola e assoggettandola. In nome della scienza, egli e l'inizialmente turbato e restio dottor Montgomery, ha reso degli animali quasi umani, ma è proprio quel "quasi" il problema, infatti il risultato è un ibrido sempre esposto al pieno ritorno dell'istinto selvaggio.
L'isola sperduta del Pacifico dove agiscono verrà incidentalmente visitata da Carlo Edoardo Prendick, individuo sicuramente più ricco di morale rispetto all'allucinante scienziato, che si troverà a che fare con una sub-società specchio di classi disagiate, frutto di fagocitanti tempi industrializzati che non guardano in faccia nessuno. Le entità mutate, nonostante vivano assieme e siano in qualche modo organizzate, dipendono sempre da quella mano semi divina che ha il potere di schiacciarli quando vuole, di dettare loro regole, di farli soffrire o gioire.
È pur vero che anche il folle medico non può fare a meno del suo parto, li lega un cordone ombelicale ambiguo e malsano, canale di insuccessi e traguardi.
Ma questo sistema è destinato ad esplodere, a nulla valgono i tentativi di tamponamento, l'"eccesso di scibile" sarà un potente detonatore. Ma ciò che termina in un punto del mondo è sicuramente attivo anche altrove; dovunque. Prendick si accorgerà che tali caratteristiche non presenziano solo su su sperduti isolotti, anzi, capirà che la bestialità appartiene ad altre schiere...

Island of Lost Souls
(L'isola delle anime perdute)
1932
Stati Uniti d'America
Regia: Erle C. Kenton
Soggetto: H.G. Wells
Sceneggiatura: Waldemar Young, Philip Wylie

Nonostante evidenti differenze di adattamento è la trasposizione migliore delle quattro realizzate.
Cambiamento principe è la presenza di una donna con un ruolo maggiore fra le creature, con il sordido dottore che tenterà la carta Prendick, qui però chiamato Parker, per comprendere quanto umana è diventata, puntando su sesso, amore e tutto l'armamentario di sentimenti umani. Il protagonista vive anche il contatto con la sua compagna, non presente nel romanzo, che farà di tutto per raggiungere il suo sperduto amato. Finale più ottimista ed evidenti altri aggiustamenti.
Classico stile Paramount Picture ed horror del periodo, Kenton ha lavorato anche per Universal e Metro-Goldwyn-Mayer: silenzi e tempi rilassati, azione anche accelerata, Moreau, interpretato da Charles Laughton, è quasi una caricatura, ciò lo rende grottesco ma maggiormente laido e meno d'aspetto professionale. Compito ma disagiato Montogomery (Arthur Hohl) e buona la resa di Parker (Richard Arlen), perfetto borghese catapultato in una difficile realtà inurbana. Ottimo, per il tempo, il trucco delle "anime perdute", le entità vittime degli esperimenti, fra le file un irriconoscibile Bela Lugosi.
Ombre quando necessario e luci  per un'idea d'esotico.
Gli altri adattamenti sono stati prodotti nel 1971, con Tim Burton e The Island of Doctor Agor, nel 1977, The Island of Dr. Moreau e nel 1996 con lo stesso titolo. Divertente anche la parodia nei Simpson, nello speciale di Halloween XIII: The Island of Dr. Hibbert.

13 commenti:

  1. Ricordo il ruolo di Laughton, praticamente una recitazione molto caricaturale.
    Due parole sul film del 1996 che aveva Marlon Brando nel ruolo del Dottor Moreau ,fu segnato da molte traversie nella realizzazione delle riprese con Val Kilmer come Montgomery che pretese la cacciata del primo regista assegnato: Richard Stanley, praticamente rovinandogli la carriera.
    Il risultato di tutte queste incomprensioni fu solo quella di ottenere un film senza nè capo nè coda.

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  2. Un film affascinante (il primo) da un libro attuale, dove i deliri umani sono proiettati in una dimensione deformata. Ancora attuale, sopratutto la domanda iniziale (oggi potremmo parlare di milioni di cavie sociali): are we not men?
    Buona giornata.

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  3. Great idea for a book and movie!! Often, even in games or series, we can meet up with the idea of hybrids. But I think I will watch the 1996 version because I love Marlon Brando! *.*
    Thanks! ^^

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  4. ed è sorprendente che non ci sia mai un film che io abbia visto... :-))) ma quanti ne conosci? mi sorprendi veramente...
    un bacio

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  5. @Nick: sapevo fossi ferrato sull'opera, uno sci-fi lover come te è ben informato su Wells.
    Quello del 1996 è proprio quello che ho apprezzato meno, al di là della passione per l'antico. Non male quello del 1977.

    @Massimo Caccia: sempre attuale, giusto, anche per questo l'ho ripescato.
    A presto!

    @Judka: yes, the ibridoo is an issue very often, true. If you will recover one, let me know what you think! :)

    @onda: l'attenzione verso il meno conosciuto è il bello di questo sito! :) Grazie!

    @Melinda: qui puoi creare una lista lunghissima!

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  6. Complimenti per il blog..io sono solo all'inizio! :)

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  7. Due perle, due film che amo. Ma questo lo sai bene vero? Isobel Gowdie

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  8. @AntiGG: grazie! Hai iniziato alla grande, auguri per il nuovo nato! :)

    @Isobel: romanzo e film sono, per una volta, a livelli non molto distanti; due grandi perle, vero.

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  9. Il libro mi ha sempre incuriosita ma non ho mai avuto occasione di leggerlo, così come il capolavoro del '32 non è mai finito sotto il mio, di occhio.

    In compenso, oltre alla geniale trasposizione simpsoniana, ho dovuto sorbirmi anche l'imbarazzante L'isola perduta del '96 con Marlon Brando e Val Kilmer, che vedo non hai (giustamente!!) citato.

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  10. Io adoro il libro, anche la trasposizione degli anni '30 è affascinante, fa ancora oggi un bell' effetto.
    POi però penso a Stanley e mi scende una lacrimuccia.

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  11. @Babol: il libro potresti recuperarlo, si trova a cifre che dire irrisorie è poco! :)
    L'episodio dei Simpson è uno dei più "fedeli" degli speciali e il film del 1996 per citarlo l'ho citato, l'ho anche sorbito come te, ma subito dimenticato! ;)

    @ilgiorno: Stanley, nonostante tutto, mi è piaciuto più di una volta, con "Hardware" e "Demoniaca", ad esempio!

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  12. @Lisa: accostamento sensato, è sempre sperimentazione alienata ed estrema.

    @Simonetta: benvenutissima! :)

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