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venerdì 28 settembre 2012

nonna del futuro

Continua il soggiorno nella ČSSR, citando il nuovo contributo pubblicato sul sempre ottimo Il futuro è tornato: un articolo che parla di Kybernetická babička, stupendo cortometraggio sci-fi del mostro sacro della stop motion Jirí Trnka.
Fra cliché, idee innovative, punte d'inquietudine e filosofia, c'è tanto materiale per riflettere e saziare occhi e anima.
Un'opera che è componente di quel percorso che ha accresciuto notevolmente il panorama culturale di Cecoslovacchia e divisioni successive.
Conosciuto anche con il titolo inglese The Cybernetic Grandma, produzione Krátký film Praha.

12 commenti:

  1. Piano piano stiamo facendo grandi cose amico. ;)

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  2. Bello. Grazie. Bello. Anche la recensione di là. Mi piace, tutta la mattina c'ho passato.
    La bambina porta con sé l'attaccamento al vecchio. Il suo temperamento è prudente e curioso allo stesso tempo. Le tradizioni si mescolano allo scenario nuovo. Ma poi si lascia convincere dai calcoli e dalle combinazioni della macchina, diventa un codice attaccato al vestito (poi se lo toglie ad un certo punto, poi se lo rimette di nuovo, poi lo getta a terra nella "stanza della percezione", poi non l'ho più rivisto mi pare...), una formuletta. E da lì in poi scompare il rapporto, ogni gestualità è funzione, sequenza, linguaggio macchina, tipizzazione. Axe Cortico Hypothalamique ? "ACH" in quel fogliettino che la nonna usa per azionare la macchina. Macchina, sistema nervoso, ma uno di quelli proiettati nella visione di una conquista. Il senso che riesco a dare io a tutto fin'ora è questo: della conquista. E quei numeri e quelle lettere non casuali, non contenuti ma schemi formali cioè quelli che ci permettono l'acquisizione dei contenuti e la riproduzione per esempio delle immagini, ACH028 che sa di transazione... Codici binari. Lettere. Io adoro ficcare il naso in queste cose. Siamo nel '62. A me viene in mente Lurija, e poco prima Vygotskij, non c'entra forse però. Il fatto di vederlo su youtube non permette di fermare le immagini per scovare tutte le coincidenze purtroppo, altrimenti passerei il giorno intero guardando al rallentatore e segnando tutti i numeri e le lettere, disegnando le immagini geometrice significative, ricomponendo il quadro sperimentale, per decifrare messaggi che non è detto ci siano. Ho già perso 16 minuti a rivedere il pezzo.

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  3. Rischio di uno stack overflow, l'ultima parte è questo, un crash, ma anche un buffer overflow, una vulnerabilità. Un'altra parola per descrivere il tutto per me è questa: vulnerabilità. Conquista e vulnerabilità. E quelle musichette dominanti, storcizzanti canali sonori e visivi di intrusione. Plasmabilità a livelli corticali. La faccia che fa a questo punto la dice tutta: la dissociazione del dondolamento, che ci ricorda la stessa sindrome di alienazione degli esperimenti che si conducevano in questi anni, già da vent'anni a dir il vero, sul cervello e comportamento umano: il dondolare autistico che si ha nelle scimmie lasciate in stato di deprivazione dall'attaccamento materno. Alla mamma di stoffa (calda, simile alla mamma naturale) veniva sostituita una mamma di fil di ferro (fredda, distaccata). Le scimmiette che si attaccavano a quest'ultima sviluppano a causa della mancanza di attaccamento (in senso psicologico) quello stesso dondolio e spaesamento rappresentano in quella fotografia dell'altalena. Il viaggio continua, ci sono delle immagini attaccate alle pareti, tornano di nuovo i codici: ACH026. Immagini che mi pare di aver già visto nei libri di chimica macromolecolare, ma nell'altra stanza sembra più un Rorschach. C'è anche un caldo dipinto "classicista", che come ci aspettavamo, è il primo sul quale poggia l'attenzione e non solo: mostra il sentimento della reverenza, con l'inchino. Il pavimento e la scala, è chiaramente una di quelle stanza utilizzate per gli esperimenti della forma e della percezione, robe tra sovietici e americani, la nascita della psicologia più crudele. Eheh, si pulisce le scarpette sul tappetto, che tenera. Poi è qua che getta a terra il suo codice, è contenta, gioca, esplora. Lo stordimento è passato. Quel quadro amorevole e caldo le ridà sicurezza. Stelle, planetario, scoperta, tuta spaziale. Lo scrivevi nella tua recensione, missione spaziale. Ed eccola la poltrona. E qui mi sale l'ansia totale e non scrivo più. Scherzavo. Comincia l'assoggettamento delle pratiche quotidiane, automatizzazione della cura. Ormai è entrata nel meccanismo. Ma non è detto che sia sbagliato. E' semplicemente reale. Un'altra cosa che salta all'occhio è questa forma d'uovo che ritorna, sotto forma di bolla trasportante e poi in quella sequenza delle tre uova, rapporti sociali, sostituti negativi, borghesi. L'imbarazzo della bambina: si copre gli occhi perché il tipo è stato spogliato e viene martellato, infine bruciato pezzo dopo pezzo. E nessuno tra i tre sopravvive, martelli, fuoco...si capisce no, qual è la realtà ? Alla fine, non basta più la carezza e la rassicurazione. Quando una mente è stata ferita, non si può più rimarginare. E basta solo un'immagine, una voce, un gesto minimo affinché ciò avvenga irrimediabilmente.

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  4. (Ho dato per scontato fosse la sua, la recensione di là, spero di non essermi sbagliata, se così fosse ti chiedo scusa .( Eh.)

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  5. (Vabbè, la "tua" volevo dire. Vado a lavarmi i piatti e pranzo vah)

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  6. @Nick: Ogni sci-fi fan dovrebbe farci almeno un salto!

    @Laura: Conquista e vulnerabilità sono termini giusti anche a mio parere, il contesto era quello, "da laboratorio", sperimentale, da corsa continua verso un qualcosa che diventa quasi astratto.
    La botte, il quadro classic, ecc. sono le rimanenti aperture allo spirituale, mentre la bambina è quasi adattata a quel mondo automatizzato, le aspetterà dell'altro, per adesso la nonna "blocca l'esperimento".
    I codici non sono casuali, l'attenzione al dettaglio era spesso ricorrente, vedi anche sequenza nell'astronavina con Pilsner Urquell fluttuante e compagnia.
    Occorrerebbe una versione DVD, ancora più definita di quelle in giro.
    Certo che l'articolo è mio, è scritto anche nell'introduzione! :D

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  7. Si, lo so che era scritto XD Lasciamo stare...

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  8. il mondo che sti creando mi attira. Non ne so niente ma ogni post è una specie di richiamo. Molto bello :)

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  9. L'ennesimo applauso per l'ennesima chicca che trovi chissà dove... :)

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  10. Giorgia: è molto giusto quello che dici, è una realtà parallela, se si sente il richiamo si è davvero benvenuti!
    Grazie! :)

    Simone: ehi, grazie! Da un po' non commento da te, ma il reader macina sempre la sua dose di Midian! A presto!

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  11. Ho una certa passione per i film in stop-motion inquietanti e questo promette bene :)

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  12. @I dont like movies: Inquietantissimo, mette angoscia!

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