2012
Italia
Regia: L. Caligari (Luigi Castellitto)
Soggetto: L. Caligari (Luigi Castellitto)
Sceneggiatura: L. Caligari (Luigi Castellitto)
Il piacere per l'effimero è come il contatto con una rosa: ci si bea con essa, per la sua bellezza e il suo profumo, ma ci si punge con le spine. Sulla strada della vita ciò accade spesso, di rose, sulla via, se ne incontrano tante.
Labili piaceri che questa società rende necessari ci schiavizzano, violentano; alieno e temuto è chi se ne allontana. Egli è in lotta, fornito d'adeguate armi, d'attacco e difesa. Forti scudi e splendenti spade d'ogni tipo, la loro forma può esser materiale o meno, la scarica emotiva che emanano è sempre forte. Alcune volte è davvero inaspettata, spaventa!
Luigi Castellitto ?
RispondiEliminaDove ho già sentito questo nome? ;-)
Eheh! :)
RispondiEliminammm...questa poteva essere di D'Annunzio.
RispondiEliminaOcchio: regola i bianchi nella zona d'ombra 'ché mi sembra sottoesposta ;P
@Clyo: D'Annunzio... mumble...
RispondiEliminaIo pensavo che quell'effetto fosse il più bello! Mi hai smontato, ahah! :D
For me it's a bit crazy.. but I liked it!
RispondiElimina@Fainting Spell: Only BIT crazy? :D
RispondiEliminaThanks! ;)
Non riesco a capire cosa mi ricorda... Forse tanti film messi assieme, tante immagini mescolate.
RispondiEliminaNon so se era il tuo obiettivo, ma inquietudine mista a un pizzico di lieve ironia (o autoironia) è ciò che ho percepito. Mi piace come scandisci il tempo.
Comunque, oscar per la miglior interpretazione va al micetto (o micetta?). Delizioso/a!! :))
Yes, only bit crazy! haha
RispondiElimina@Veronica: sì, avevo in mente quelle due cose, in primis inquietudine, poi sarcasmo sulla condizione dell'"individuo" del corto.
RispondiEliminaLa micettA è stata un'attrice modello! Grazie a nome suo! :)
@Fainting Spell: fiuuuuu! ;)
Cool, a new film! I will share it with my friends
RispondiElimina@Alex B.: Super Alex!!! :) Let me know what you and they think!
RispondiEliminaAppena scoperto il tuo blog...d'ora in avanti lo terrò d'occhio. Complimenti!!! Se ti va passa da me, ora sono tra i tuoi lettori fissi. ;-)
RispondiElimina@Valentina Orsini: grazie!
RispondiEliminaCon gran piacere! :)
Scusa ma arrivo solo ora per replicare: intendi l'effetto che passa dal Bianco e nero al colore? Appunto sarebbe stato più evidente se avessi regolato l'esposizione in modo da schiarire il fiore e dargli più saturazione. Poi prendile come vuoi, non intendo smontare nessuno, ci mancherebbe!
RispondiElimina@Clyo: eheh, ma no, io scherzavo.
RispondiEliminaIo intendevo la sottoesposizione generale, in cui l'intento era proprio rendere tutto più "oscuro", il passaggio b/n-colore doveva essere meno percettibile possibile, quasi uno sfottò. Per non parlare del momento in cui ho girato la scena del fiore: il diaframma era automatico, perché, oltre all'ispirazione, dovevo pensare alla gente che mi guardava dal balcone perché pensava che fossi "uno scienziato per il rilevamento del territorio" o uno che "doveva montare le panchine".
Curiosità: mi dici che ne pensi della saturazione di questo corto? http://occhiosulleespressioni.blogspot.it/2012/09/sprazzo-di-terayama-no-9.html
Ecco ...chi segue la via dell'effimero segue la sua mente minore, che è nutrita da quella superiore....le rose e le spine, l'effimero ha il suo bel fascino...tutti noi umani ne siamo attratti...
RispondiEliminaSono del parere che ogni cosa ha il suo insegnamento, quando riesci a carpire il significato degli eventi.. le due menti collaborano.
Ciao e
Grazie
Angie
@angie: ottima versione quella di usufruire solo della "parte debole", interessante! Grazie per lo spunto! :)
RispondiEliminaTrovato!
RispondiEliminaMa..è bellissimo.
E pensare che tante persone, per queste rose, ci vivono. Se è vita, poi. Così colorata che ci tinge di rosso fino a farci sanguinare.
Le armi di difesa e di attacco le hai, non arrenderti mai a dei manichini senza volto, saranno anche vestiti bene ma sono vuoti. La casa non l'ho capita, la casa color seppia..
'Amilluccia è il micio? Adorabile, non teme niente!
Mi è piaciuto un sacco questo tuo corto, me ne parleresti un po', magari anche per mail?
Se i commenti sono insensati è perché non sono uhm abbastanza lucida da saper mettere assieme le frasi. Bellissimo però, grazie per averlo condiviso.
Sindrome di Stendhal !
RispondiElimina(non il video).
RispondiElimina@wtcoew: emoZZiòne!
RispondiEliminaHai colto nel segno, molti vivono di quelle rose, e alle spine manco a pensarci...
La guerra è sempre in corso!
Sì, 'Amilluccia è la gattina, altra arma di piacere! :)
Te ne parlerò con sperticato piacere!
@Laura: i giapponesi sono i più colpiti.
No, ma pure i nordici.
RispondiElimina@Laura: anche alle Terre di Cecco Peppe!
RispondiEliminaRobert Monell ha detto : 'Interesting short. I like the use of monochrome/limited color scheme. The problem with most color films is that they don't know how to treat color. This film did. I also like the transitions. And no dialogue is always a good thing.'
RispondiElimina@Alex: Grazie a Robert, con i colori e il bianco e nero mi sono impegnato per ore ed ore! I dialoghi non fanno per me... ;)
RispondiEliminaChe sorpresa OsE!!!
RispondiEliminaComplimenti davvero (-:
@gaz: Sorpresa mia! :)
RispondiEliminaTi piace vermanete? :)
Ti confesso che un pò mi ha inquietato, ma questo lo considero un valore aggiunto (-:
RispondiEliminaOttima atmosfera e tensione.
L'ho rivisto più volte cercando di capire chi mi ricordasse... bravo davvero OsE ;-)
@gaz: Quei due termini mi piacciono molto. L'ambiente angoscioso, come detto ad altri che l'hanno apprezzato, era la prima cosa che desideravo.
RispondiEliminaGrazie davvero per la novella visita e i complimenti! :)