2004
Stati Uniti d'America
Regia: Usama Alshaibi
Già dai preliminari il suono, di Andy Ortmann, è forte, contratto, perché l'emozione è già altissima, rimbomba nella testa, il bianco è vivo perché si è in un mondo allucinante, in più è il colore giusto per mostrare l'asettico che viene violato.
C'è sempre un qualcosa di "medico" nel sesso, e le bende sono lì a rappresentarlo, oltre ad essere, per come sono distribuite, un richiamo alla cultura araba.
Bagno vintage di make up e fotografia (Andrew Dryer), ricordando che è stata usata una camera degli anni venti.
La masturbazione dell'organo femminile e il sesso anale generano sangue, quello orale una materia densa: siamo abituati alla nostre sicurezze, ma parallelismi simili, o addirittura ruoli invertiti, uscite al posto di entrate, non sono poi così audaci. Il sangue è vita, voluttà, ma perderne è sinonimo di donarsi, dare se stessi, porgere energie vitali. L'aggressività che appare talvolta nell'amarsi è come uno squarcio zampillante, la vista è offuscata dal dolore/gaudio. E dall'appagamento.
Un saluto veloce x farti gli auguri di Pasqua!
RispondiElimina@Melinda: no, non un visione semplice, vero.
RispondiEliminaGrazie!
@Vaty: grazie, buona Pasqua anche a te! :)
mmmh,
RispondiEliminasembra molto crudo e forte,guardo il trailer, ma dopo aver visto begotten forse potrei riuscirci, devo solo liberarmi un pò il pc e scaricarlo.
@asophia: se fai una ricerchina lo trovi intero, è un corto di 6 minuti. "Begotten" è visivamente ancor più astratto, ma questo è forse più crudo (esatto) come argomenti.
RispondiEliminaVisto: molto scenico e teatralmente splatter direi. Fa senso da un punto di vista femminile. Interpretazione esemplare dell'attrice, e il bianco candido fa sempre un suo effetto che mette in risalto il tutto.
RispondiElimina@asophia: posso immaginare le diverse sensazioni dal punto di vista femminile, anche volutamente sgradevoli.
RispondiEliminaGrande l'attrice, impegnata in un esperimento non facile. Tra l'altro dovrebbe essere la moglie del regista.