Il corridoio del grande albergo
(Tratto da La boutique del mistero)
Dino Buzzati
Mondadori Editore
La vergogna: altro sentimento di difficile comprensione.
È indecoroso vestirsi in maniera sciatta, ma il senso di sciatto cambia da persona a persona; semplicemente è anomalo vestirsi in maniera diversa dalla massa. Al giorno d'oggi, se sei uomo e porti i jeans scampanati devi vergognarti, ugualmente se ti fai crescere la barba o se i tuoi capelli sono un po' alla rinfusa.
Devi vergognati se sei a petto nudo in casa (e magari ricevi gente in visita), ma sei perfettamente in riga se pubblichi le tue foto in costume, quelle delle vacanze "cool", su Facebook.
Sei un sadico e devi mortificarti se guardi uno splatter, ma sei una persona a modo se segui ogni secondo di servizi da avvoltoi su omicidi reali, protratti fino allo sfinimento, messi lì al posto di un quiz o un telefilm; oppure se sei a favore della colonizzazione imperialista.
Il buon Buzzati ci parla del pudore sull'andare in bagno, cosa che più naturale non c'è. Un pudore che ha portato allo sfiancamento diverse vittime, vittime della loro ottusità o di quella della società.
ecco perchè mi piace vivere qui. Il senso del "pudore" non è del tutto assente, ma di ceto mi sento molto più libera di quando vivevo altrove.
RispondiEliminaBuzzati era un grande e sapeva costruire dei racconti meravigliosi semplicemente da uno spunto minuscolo.
RispondiEliminaAveva compreso la vera natura del fantastico quotidiano, e ci ha lasciato una gran lezione.
Grandioso Buzzati :) Il senso del pudore se ne sta andando insieme a una buona quantità di materia cerebrale..aiuto..
RispondiElimina@Spicy: di sicuro più largo, noto che nei media si mantengono sempre certi paletti, ma socialmente qui siamo molto dietro.
RispondiElimina@Nick: Buzzati rimane un autore "limbo" che però rientra a pieno nel fantastico. Con buona pace dei classiconi della Penisola, lui fimane un mio preferito.
@AntiGG: mi fa piacere tu sia una sua ammiratrice! :)
@Melinda: chi era codesto reietto? Quindi tu a casa sei in reggipetto e tuo padre a petto nudo? In calda estate ovviamente...
La fuga dei cervelli ha seguito a ruota quella del pudore. Ormai mi sembra di vivere in una fiera del baratto e dell'usato dove i sentimenti e le emozioni vengono messe in mostra e in vendita, a volte.
RispondiEliminaUn saluto
@Marcello: vero, cuori e nervi in vetrina...
RispondiEliminaUn saluto a te! :)
@Lisa: il suo stile grottesco, ironico e fantastico penso sia nelle tue corde. Se ti ci immergerai fammi sapere! :)
RispondiEliminaHo questo libro, e strano caso, inquesti giorni, sto rileggendo i suoi racconti...buffo, pare ti abbia sentito a distanza. Ha il potere di farti vivere ogni parola, ogni pensiero. Ho ancora in testa i sette piani, e l'angoscia provata nel passare di piano in piano...come sempre grazie e perdona la latitanza. Mi mancava leggerti.
RispondiElimina@Isobel: quello è uno dei miei racconti preferiti, quando frequentavo il popolo ne parlavo spesso. Ne hanno tratto anche una versione cinematografia, "Il fischio al naso", ma alcuni adattamenti non mi sono piaciuti molto.
RispondiEliminaChe piacere sentirti! :)