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domenica 2 dicembre 2012

i denti delle donne sono oggetti così affascinanti...

L'étoile de mer
1928
Francia
Regia: Man Ray
Scritto: Robert Desnos

Provare a guardare il mondo attraverso un vetro, un fondo di bottiglia, un bicchiere, è solo illusione di poter distorcere una realtà già di per sé alterata e oscura. Ed è proprio questo mezzo di contorsione ad essere venerato, perché ci riferisce ciò che vorremmo e ci nasconde ciò che non desideriamo, oppure ci fa bramosi di sapere, con quest'aspetto che diventa piacere esso stesso.
La donna è un'animosa stella marina, con le sue mille sfaccettature, o è un calcolato vetro, affascinante. L'amore per questa creatura va inscatolato, assaporato con distanza, si è in balìa d'esso come carta trasportata dal vento (le parole sono inutili, portate via dalla corrente), è un viaggio, una natura morta, deve rimanere inviolato. Tanto finirà per essere ucciso, con la ragione di Atena.
La stella di mare sarà abbandonata, il vetro distrutto, la realtà sarà svelata. Bella. 

17 commenti:

  1. Ma dove li trovi?
    La donna nell'immagine sembra quasi "spiaggiata" ;-)

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  2. @Clyo: Man Ray è meno di nicchia di quanto si possa immaginare, ma è uno scrigno segreto anche in questo caso. La tua visione non stona...

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  3. @Nick: Come una stella marina in una spiaggia di vetro. :)

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  4. Sono splendidi i tuoi post! Complimenti davvero!
    Se ti fa piacere seguiamoci a vicenda, io sono già una tua nuova follower (C. Pepe 360, GFC)!


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  5. @C. and S.: Come disse Paviglianti «Certamente!», ma seguiamoci davvero, però!

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  6. trotterella sul confine tra la donna venerabile e la donna oggetto. Ciò che conta é guardare e non scorgere mai la verità :)

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  7. @Giorgia: mah, non saprei, come concetti mi sembrano un po' troppo materiali e semplici per il surrealismo, oltretutto gli oggetti in senso stretto ed il loro contenuto emotivo sono considerati una fonte d'emozioni non indifferente in quella corrente (vedi Švankmajer:http://occhiosulleespressioni.blogspot.it/search/label/Jan%20%C5%A0vankmajer), sarebbe quasi un complimento.
    Altra cosa: Man Ray era ossessionato da colei che impersonava la protagonista, cosa che era evidente nelle pellicole, e credo che quell'amore andasse al di là del semplice corpo e dintorni.
    Insomma, un'arte difficilmente liquidabile come collegata al maschilismo, CREDO.

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  8. va bene, va bene, mi chiudo in un colpevole mutismo, ad espiare ignoranza :)

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  9. @Giorgia: Ahahah, ma no, magari l'inconscio dell'autore verteva proprio dove dici tu, alla fine erano personalità "difficili", mai mettere la mano sul fuoco. Sarò di parte sul surrealismo...
    Comunque, sempre morte al maschilismo, come al reazionario femminismo, entrambi bisognosi di ripulitura ideologica (non che ci sia un caso dei suddetti qui adesso, eh, solo per rimarcare!).
    :)

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  10. E' diverso dalla realtà tutti contorgono la propria realtà e gli imput che provengono dall'esterno

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  11. Insomma, in ogni caso non possiamo fare a meno di illuderci, per una cosa o per l'altra :P

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  12. @Simonetta: Realtà contorta a piacere, vero...

    @IDLM: Ahah, rimane solo quello, oltre alla consapevolezza!

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