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lunedì 4 luglio 2011

la mostruosa muraglia

Spettri e fantasmi cinesi
Autori vari

Theoria


Particolare è l'approccio, nella cultura cinese, alle creature sovrannaturali, così come le loro caratteristiche. La vita di chi ha a che fare con loro è sì scossa, ma la reazione è quasi sempre pronta, molte volte si riesce a gestirli e spesso anche a dominarli, vengono resi paradossalmente quotidiani. La catalogazione di essi si perde nelle nebbie dei millenni, i dati provengono da enciclopedie, dizionari imperiali, dagli storici, dai filosofi, nonché è il vento delle religioni a proiettarli verso il futuro. Il libro, a cura di Giorgio Casacchia e Patrizia Dadò, riesce a fare un certo ordine almeno entro i ristretti termini che vuole trattare, dividendo le creature per tipo: gli yaksha, sorta di orchi, gli "esseri pelosi", simili allo Yeti, gli spettri, i genî dei monti e dei boschi, demoni generati dalla natura, e le apparizioni femminili. Molti degli autori non suoneranno nuovi a chi ha un minimo di dimestichezza con la cultura cinese; svettano Feng Meng-lung e Yuan Mei, poi c'è P'u Sung-ling, ricordato anche qui, tutti e tre vissuti fra il 1500 ed il 1700, ma ve ne sono anche di più antichi e più recenti.
I racconti sono più che altro degli aneddoti, molto molto brevi, occupano spesso due o tre pagine, o anche meno, e vanno subito al dunque.
Nella prima tranche gli Yaksha vengono scacciati dall'uomo, bastonati, ma in Messer Chang, di Ch'ang-an l'essere ha una accezione positiva e riesce a far catturare dei briganti assassini.
Fra gli essere pelosi, invece, i "buoni" sono nella metà degli scritti, e presenziano in La donna pelosa, L'uomo peloso e L'essere peloso di Kuan-tang usa l'uomo come esca; nel primo l'amore trionfa anche fra "diversi", negli altri due le entità aiutano gli umani.
Più lunga e complessa la sezione sugli spettri e bellissimi sono due racconti: L'antro degli spettri e Storia di tre spiriti maligni di Lo-yang. L'impiccagione dello spettro è molto vicino a certe leggende a noi più chiare, con la creatura che non trova pace e ripete un gesto terreno. Fra gli altri riescono ad essere protagonisti anche latrine, e in uno un fantasma viene curato da un medico, evidente segno di accettazione da parte dell'uomo, senza isterismi di sorta.
I demoni della quarta sezione portano siccità e malattie, ma sanno anche scrivere e deliziarsi con la musica, altresì essere sensuali.
Nell'ultimo raggruppamento ci sono le donne, donne che nello stato di trapassate riescono ad imporsi, cosa che non riusciva in vita causa status inferiore imposto dalla società. Si vendicano e seducono (nell'egregio Lady Ventidue), assumono la tipica sembianza, nell'ambito cinese, di volpe e perpetrano violenza. Solo in un racconto, Il fantasma fritto nell'olio, l'entità femminile viene sottomessa ed eliminata.
Volume ottimo, con storie difficilmente reperibili altrove e buono per farsi un'idea su quel tipo di leggende. Appartiene alla collana di Theoria Biblioteca di letteratura fantastica, e con un po' di attenzione è reperibile in librerie fornite di testi non più ristampati, bancarelle e similari.

15 commenti:

  1. Sai che le Edizioni Theoria, per me hanno lasciato un gran vuoto?
    Le loro antologie non erano mai banali, e nei loro libri potevi trovare testi che gli altri editori non consideravano nemmeno di striscio.

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  2. Mi hai incuriosito parecchio, devo dire... :)

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  3. Questa recensione mi incuriosisce!

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  4. datemi una bancarella da spulciare ;)

    sembra mooolto interessante!!!

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  5. @Nick: ogni tanto sono costretto a comprare le vecchie Theoria, c'è ancora qualcosa di non reperibile altrove! A tal proposito ti chiedo, a te che sei avvezzo alle letture: che ne pensi della scelta di questo blog di trattare anche libri ormai fuori produzione, reperibili usati, remainders, ecc.? La mia idea è quella che, fra un acquisto di una novità e l'altra, è sempre buono ricorrere alle vecchie pubblicazioni, che non devono essere snobbate, e spesso sono di una qualità e di un gusto mai più visto in seguito.

    @Simone: incuriosire un cultore è un onore! :D

    @E.: bene, è un intento. ;)

    @Romina: peccato non sia reperibilissimo!

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  6. Precisamente vado a Chicago ma credo che girerò un po' anche i dintorni del lago Michigan :) sì, spero che ci siano i saldi anche lì! Hahahaha :D

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  7. Bello davvero. L'avrei anche trovato ma sti qua vogliono 90€ (!!!).
    Comprovendolibri - Spettri e fantasmi cinesi

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  8. Ciao Occhio.
    Come te anche io spesso e volentieri mi devo rivolgere alle bancarelle, quando vado in cerca di libri fuori catalogo.
    In linea di massima direi di si, magari puoi lanciare una rubrica di segnalazioni librarie (decidi tu la periodicità) in cui segnalare testi che ritieni importanti ma che sono out of print.
    Io la leggerei, ma io non faccio testo, perchè all'interno dei miei generi d'elezione sono abbastanza onnivoro.
    Tu se vuoi farla falla, un lettore per quella rubrica ce l'hai già.

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  9. E' da un po' che ti seguo "silenzioso", ma stavolta devo dirti che mi piace l'idea di segnalare libri fuori distribuzione, io ho il difetto di preferire largamente questi... :D

    Per i fantasmi cinesi che dire, ricordo ancora adesso una impressionante Mujina di Pu Songling comparsa in un Urania letto tanti anni fa. E dire che il regime cinese adesso vieta la "storia di fantasmi".

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  10. @E.: rinnovo la mia invidia!

    @Eddy: sì, conoscevo quell'"offerta"! Io, fortunatamente, l'ho trovato in una libreria specializzata in testi rari a 16 Euro, prezzo umano. Mi nominarono, invece, una libreria, senza sito online, che poteva averne delle copie, se davvero ti interessa ti faccio avere il recapito.

    @Nick: più che la volontà di indicizzare il progetto ti chiedevo un parere (del tipo che già mi aspettavo ;) ) sulla questione, visto che la pubblicazione avviene già, anche senza rubrica fissa. Il senso che ho voluto dare ad "occhio sulle espressioni" è pubblicare "lampi" di opere, senza catalogazione e periodicità, una proposta improvvisa e ricercata (saggi pubblicati a pezzi a parte, dove è normale la prevedibilità dell'articolo successivo). Mi sono accorto che i libri di cui ho parlato sono quasi sempre vecchie pubblicazioni (non sempre, vedi libri di Edizioni XII), quindi chiedevo a voi appassionati cosa ne pensavate del parlare di libri non più nel settore novità. Mi hai comunque risposto, e confermo la tesi che chi è davvero preso dalla lettura si rivolge, ogni tanto o più spesso, a reimanders e dintorni, causa gusto più affinato e meno trasportato dal mercato.

    @giux: ed anche tu mi confermi la tesi, ma del resto non si poteva aver dubbio, visti i tesori che riserva la tua libreria, nonché il tuo blog. Agli appassionati: dategli una scorsa, è una delle più interessanti che ho trovato su Anobii!
    l'Urania che nomini lo vorrei, vedrò di ricercarlo! Sull'approccio del regime ho letto due tesi: una è quella che citi, l'altra (se ne parla anche su questo testo stesso), dice che la Repubblica Popolare vuole storie in cui l'uomo deve necessariamente trionfare, superiorità dell'umano su tutto, cosa, tra l'altro, bene o male presente anche in questi vecchi racconti.

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  11. che bella recensione! sono parecchio incuriosita in effetti!

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  12. @liber@discrivere: bene, un'altra curiosa adepta fra gli appassionati di genere!

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  13. L'urania è questo

    http://www.mondourania.com/urania/u1141-1160/urania1155.htm

    e la memoria mi ha tradito. C'era Pu Songling (La pelle dipinta), ma il racconto che ho citato era giapponese, preso da Lafcadio Hearn.

    Per il regime cinese, forse le due cose non sono poi così in contraddizione, il divieto specifico (sulla ghost story, ma ne esistono altri) è in effetti un'applicazione della più ampia rivendicazione della supremazia umana.

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  14. Mandami pure una mail dal mio blog che l'idea mi stuzzica...

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  15. @giux: il volume lo prenderò ugualmente. Avevo letto che quel racconto era di Hearn, oltretutto da lì è nato un errore poi diffusosi: per "mujina" si intende altro, mentre la creatura di Lafcadio è in realtà il "noppera-bō". Avevo letto di sue imprecisioni, questa è una.

    Sul regime: effettivamente anche vietare il sovrannaturale è un sinonimo di supremazia.

    @Eddy: agisco.

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