2012
Italia
Regia Alessio Di Zio
Scritto: Alessio Di Zio
Per vedere questo documentario dobbiamo preventivare un salto nel passato, vegliare su un luogo in cui il tempo si è fermato perché permeato di ricordi di chi non cambia facilmente, di chi rimane con le sue vecchie e semplici abitudini, di chi nella vita ha avuto soddisfazioni, condivise dai più o meno, e ne è fiero.
Si deve respirare il verde che dai tavoli da gioco e dai biliardi rimbalza nelle lampade da circolo e rimane nell'aria come nebbia, dando luce ad oggetti che sanno di storia, con una nuvola di fumo di sigaretta non ostracizzato. Vecchie pubblicità appese ai muri insieme ai calendari di un'era, immagini secolari, poster di sport con basettoni e folte chiome, carte da gioco napoletane consumate e piegate, portacenere di foggia arcaica. Poi una fugace apparizione di euro per svegliarci dal "torpore sentimentale", ma subito riemergono piccoli trofei, le brioche, talco borato dove un ragazzo giovane magari non se l'aspetterebbe, penne e carte per i conti, cappelli, coppole vissute... Roba che parla, con malinconia, ma anche tanto orgoglio. E se questo "dialogo" non bastasse arrivano anche i suoni ovattati che paiono venire da lontano, musichette e spot da radio, parlate gioviali, irose, scherzose, dialetti stretti, tanto da sentirsi ancora più ancorati a luoghi e tempi.
C'è spazio anche per una una nicchia vuota: non siamo santi, né eroi, ma il Popolo, dignitoso e temprato.
Il nostro Di Zio, ragazzo dal gusto artistico davvero sensibile di cui abbiamo già parlato qui, presenterà questo suo film alla Mostra del Cinema di Venezia 69, nella sezione Cinema Corsaro, insieme ad altri due cortometraggi già discussi nell'altro articolo. Di fianco a lui persone di tutto rispetto e di carriera affermata, uno sguardo al link rende pienamente l'idea...
Retorica a parte, ci rallegriamo vivamente, essendo Alessio una persona realmente modesta, non boriosa e carica d'invidia, né sempre pronta ad esporsi con arroganza, ma a cui piace mostrare il proprio lavoro, e con esso le sue profonde emozioni, non rinunciando ad una squisita riservatezza.
Noi non saremo alle proiezioni, ma già applaudiamo da qui.
Una calorosa vicinanza anche da parte mia. ;)
RispondiElimina@Nick: tuo corregionale, bro'! :)
RispondiEliminaMi sembra di esserci stata un bel po' di volte. Le zie hanno anche il tappetino verde a casa uguale. Non napoletane, ma siciliane. Comunque. Cose che ci sappiamo stare.
RispondiEliminaE descrizione veramente di quelle che piacciono proprio a me.
@Anonimo: Se ci ritorni fai foto!
RispondiEliminaCt ai confini del mio mondo ormai ! Se capita. Però prima una partita. Camaleonte.
RispondiEliminaUn applauso anche da parte mia per Alessio.
RispondiEliminaE complimenti a te: le tue parole trasmettono immagini come fossero una macchina da presa.
Sempre più convinta del tuo dono.