1977
Giappone
Regia: Shûji Terayama
Nel blu, esigenza primaria e sicurezza, e nel "cattivo" viola v'è la storia di un incatenamento.
Che sia per causa religiosa o piccola mente, il succo non varia, una lei viene prima composta, poi recepita nel suo libertinaggio e ingabbiata.
Ovvia anche la tentazione allontanata di forza.
Lei a tratti rifugge, chi è tentato la insegue, anche in condizioni di ordinarietà.
Lei è il vizio, rovina i sacri valori, la quotidianità e le arti, è troppo, troppo estasiante. Va mutilata di ogni cosa che non sia decorosa, da "salotto".
L'azione è un qualcosa di simile ad allontanare il membro dal proprio corpo, ripararsi da quella pioggia lussuriosa.
Ma tutto ciò è naturale, è vita, è dolcezza; non resta che rientrare nel grembo materno, lasciando fuori tutti i pregiudizi.
Titolo internazionale: An Attempt to Describe the Measure of A Man.
Mi piace questa rece, sembra scritta come se fosse una poesia.
RispondiElimina@Nick: è uno dei miei intenti, non sei il primo che me lo dice ed in più sei un elemento attento. Posso essere contento per la riuscita della cosa. :)
RispondiEliminaA me invece ha fatto un altro effetto... Non so se anche questo è ricercato. Pure riletto 10 volte, questo effetto resta di uguale intensità. Tentavo di scaricarlo, ma non ci riesco. Quello che hai scritto è talmente bello da subire che non mi viene da aggiungere niente di mio.
RispondiElimina@Anonimo: grazie! Se riesci, puoi anche descrivermi ciò che il post ti ha "detto".
RispondiEliminaLo farei come faccio sempre, ma questa volta non riesco a muovermi :)
RispondiElimina@Anonimo: ...e hai detto tutto! :)
RispondiEliminaQuesto mi ricorda che ho ancora una cartella piena di roba di Terayama da vedere, prima o poi ;P
RispondiEliminai dont like movies: passa prima dai corti! :)
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