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sabato 14 marzo 2009

il vituperato Ed


Figura controversa il sig. Edward D. Wood Jr., la sua fama negativa lo caratterizza anche fra quelli che non hanno mai visto una sua pellicola.

In questa sede non ci dilungheremo sul Wood uomo ma andremo ad analizzare un paio delle sue pellicole più rappresentative.
Plan 9 From Outer Space (da noi Piano 9 da un altro spazio), 1959.
Opera cinematografica che può vantare addirittura la dicitura di più brutta del mondo e trattasi sicuramente del suo lavoro più noto.
Un misto di horror e fantascienza, si parla della venuta sulla terra di extraterrestri forniti di armi di distruzione di massa e del potere sovrannaturale di risvegliare i cadaveri.
Un ambiente cupo fa da sfondo alle vicende e lo spettatore è già all'inizio confuso dalla presenza di scene "extra" e apparentemente fuori contesto, parliamo di quelle che vedono protagonista Bela Lugosi, in realtà appartenenti ad una precedente idea mai realizzata. Per quanto il collage possa far sorridere è da riconoscere il coraggio e la fantasia del regista che riesce letteralmente ad appioppare al film qualcosa di completamente diverso. La storia globale in sé non è banalissima né improponibile ma il quadro tecnico la porta inesorabilmente verso momenti di ridicolo involontario, terribili le cloche di cartone in mano a dei piloti e scarnissimi certi ambienti. Proprio la povertà degli effetti ha decretato la fama dell'opera in questione. Gli interpreti non sono degni di nota ma c'è da spezzare una lancia a favore di Vampira, attrice immagine di un genere e incarnante lo stereotipo della dark lady, in quanto è bastata la sua presenza a conferire un certo fascino gotico-retro al tutto. Curiosi anche gli stretti spazi cimiteriali dove si aggirano gli attori, c'è odore di arrangiamento ovunque ma ad un occhio benevolo e molto positivista appaiono come dei piccoli quadretti macabri. Il dialogo finale è il coronamento cultistico del tutto, fra un paio di macchinari ci si infila in un cunicolo filosofico che nonostante una evidente forzatura nasconde uno spunto davvero di seria riflessione.
In parole povere: è definibile la peggior opera della storia di celluloide? Non a parer nostro, esiste qualcosa di ancor meno curato su tanti punti di vista ed è da rimarcare che proprio la definizione in sé è un qualcosa difficile da circoscrivere.
Glen or Glenda, 1953. L'anno d'uscita è proprio ciò che colpisce, un film sul travestitismo in quei tempi era una bell'azzardo. Viene raccontata la vita di un individuo caratterizzato da questa abitudine, le sue manie, le sue difficoltà, tutto esposto verbalmente da un narratore fuori campo.
L'originalità di esecuzione è la principale caratteristica, la base della storia è arricchita di sequenze di varia impostazione. Anche qui è presente Lugosi, nelle vesti di una scienziato che approfondisce l'argomento in modo alquanto bizzarro; è in un luogo lugubre ed oltre a fare rifermenti di non semplice comprensione viene splittato con sequenze apparentemente discordanti. Celebre è la mandria di bufali in corsa ma a nostro avviso la cosa può essere vista come metafora della brutalità della gente, restia ad accettare determinate cose e pronta a calpestare con violenza qualsiasi "diversità". Presenti anche sequenze moderatamente sessuali e l'apparizione onirica di un individuo demoniaco che potrebbe essere la coscienza del protagonista.
Più che di parte e favoreggiante verso la caratteristica che vuol trattare sembra che il lungometraggio spinga alla riflessione in modo che lo spettatore possa trarre le sue conclusioni, a patto di aver ben compreso la questione. Proprio questo proporrei al lettore prima di giudicare l'autore di queste opere per sentito dire: scoprire, analizzare e dare un parere.

4 commenti:

  1. che coincidenza...sono poche settimane che mi sto interessando anch'io a Ed Wood. Attraverso ricerche per Blob - Il fluido mortale sono approdato al peggior regista del mondo e appassionato dalla sua vicenda ho visto il film di Tim Burton (nonostante non mi piaccia molto come regista). Poi ho visto Glen or Glenda e nonostante tutto ho ammirato il coraggio di quella pellicola.

    Ero sul punto di sccrivere anch'io un articolo su Ed Wood...vedremo

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  2. Quello che ho scritto è un assaggio, c'è tanto materiale interessante in ballo.
    Aspetto una tua visione, mi attrae l'idea di leggerla.

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  3. Ed Wood,personaggio bizzarro che oggi avrebbe certamente un suo spazio. Citi, giustamente, Vampiria, la bellissima Maila Nurmi,colei che ha unito ironia, macabro e humor. Maila Nurmi accettò di partecipare al film ad una condizione, non dire nemmeno una parola, disse che aveva compassione per le persone poco brillanti come Ed Wood, e non voleva rovinarsi con quel film. Complimenti, come sempre.

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  4. @Isobel: Maila Nurmi mi ha sempre dato idea di "classico horror USA", e visto che presentava il contenitore di mezzanotte anche un certa sensazione da maratone notturne d'orrore con contorno, cosa che dai noi si è vista pochissimo.
    Ed... davvero bizzarro! C'è da dire che certe fantasie non annoiavano di certo, al contrario di tanta altra piattezza "di genere".
    Grazie! :)

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