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domenica 29 marzo 2009

leggende di legno ed ambienti onirici

Jan Švankmajer
Gli anni Settanta

Decennio successivo, vi è maggiore esperienza e continua a presenziare eccletticità, le proposte continuano ad essere eterogenee e miste.
Kostnice (L'ossario, 1970). Un "documentario" girato in un ossario boemo, sotto l'occhio propositivo di Jan. Si può dire che gran parte del lavoro era già fatto, il posto vanta una disposizione delle ossa umane tale da formare vere e proprie sculture e immagini evocative. Accompagnamento dolce e lirico per rappresentazioni che paiono abitazioni d'oltretomba, femori disposti da sembrare vasi ornamentali. Un modo per esorcizzare la morte, rendere omaggio ad un passato sepolto.
Con Don Sanche (1970) ritornano le marionette umane. Oltre al rapporto con gli oggetti l'autore ci precisa che noi ed essi possiamo fonderci in un'unica immagine. La storia ripresenta il famoso personaggio Don Giovanni, rifacendosi principalmente all’opera lirica di Mozart dove compare. Non esageriamo se affermiamo che l'aspetto esterno di pupazzo legnoso non pregiudica la rappresentazione del dramma ma lo rende particolare ed espressivo.
Zvahlav aneb Saticky Slameného Huberta (1971). Pezzo forte del periodo, mostra il magico collegamento tra l'uomo ed i vecchi giocattoli da infante, in questo caso con rilettura del poemetto Jabberwocky di Lewis Carroll. Švankmajer ha sempre tenuto in rilievo la sua visione surrealista della giovanissima età e qui ne dà prova estrema. Danze di oggetti, soldatini, vestiti e bambole; il pensiero ed il sogno rivolto ad essi. Magnifiche le sequenze con il classico gioco su carta del labirinto ,in vece della continuazione della vita, interrotto da un gatto nero che può venir letto come la tenera età che non vuole terminare. Il finale ingabbierà il felino...
Leonarduv Denik (Il diario di Leonardo, 1972) vanta una collaborazione anche con l'Italia. Disegni scientifici animati nello stile dell'artista praghese, accostati a goffe immagini principalmente sportive. La rappresentazione scientifica del sogno cozza con la materiale debolezza umana?
Otrantský zámek (Il castello di Otranto, 1977) è un altro parto surrealista unito ad un classico letterario, proprio l’opera di Horace Walpole. Originale la forma di intervista ad un professore che ipotizza una possibile locazione della costruzione non nel Sud dell'Italia ma a Náchod, Repubblica Ceca. Si fantastica anche con le parti sovrannaturali dell'opera, in particolare sul ritrovamento di presunti richiami ad un gigante. Ad ornare il tutto, la canonica regia d'animazione che espone stralci della storia.

4 commenti:

  1. ho notato con piacere che su youtube c'è del materiale su Jan Svankmajer. Peccato per la qualità...

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  2. Esatto, puoi trovarne anche su servizi simili, come quello di Virgilio o .viddler.com. Ti confermo che presentano anch'essi una risoluzione bassina... Un'ottima variante è un dvd chiamato "Il Mondo Di Jan Svankmajer", il prezzo è altino ma almeno contiene i principali corti con una qualità decisamente superiore. ;)

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  3. ..commento che nn c'entra col post....mille grazie per la visita e per averci aggiunto al tuo elenco...a presto BIM UM BAM

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  4. Ciao perdonaci l'intrusione... ma siamo abruzzesi.. forse sai quello che è successo stanotte da noi....siamo ancora profondamente spaventati da quello che è successo e intristi per quello che sta accadendo nella nostra regione... APPROFITTIAMO ANCHE DEL TUO BLOG X CHIEDERE A TUTTI DI AIUTARCI.......DONATE IL SANGUE SE POTETE O INVIATE COPERTE E CIBO ALLA CROCE ROSSA....PUTROPPO LA SITUAZIONE E' ASSOLUTAMENTE TERRIBILE DA SOLI NN CE LA POSSIAMO FARE...GRZ A TUTTI

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